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easyJet capacità inferiore al 40% nel quarto trimestre

  • 4 anni fa
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easyJet ha annunciato oggi che a causa delle restrizioni governative in continua evoluzione in tutta Europa e le misure di quarantena in UK, compresi gli annunci di ieri che hanno rimosso sette isole greche dall’elenco di esenzione, di registrare un calo delle prenotazioni nei prossimi mesi.

In risposta a questa riduzione della  domanda, sulla base delle attuali restrizioni di viaggio e quarantene nei mercati in cui operiamo, easyJet prevede ora di volare leggermente meno del 40% della capacità pianificata per il quarto trimestre 2020.

easyJet secondo la nota diffusa alla stampa, continua a concentrarsi su voli redditizi, anche se alcune operazioni messe in atto nel mercato italiano, fanno pensare ad un piano del vettore britannico non del tutto in linea con questo obbiettivo, invece del tutto condivisibile.

Nella Nota si legge: “Date le numerose modifiche alle restrizioni governative dall’aggiornamento del terzo trimestre, la mancanza di visibilità e il continuo livello di incertezza, non sarebbe appropriato mantenere alcuna guida finanziaria previsionale, per FY’20 e FY’21, in questo momento. easyJet continuerà a concentrarsi sulla fornitura di un programma di volo che porti un contributo positivo, pur mantenendo l’attenzione sulla riduzione al minimo del consumo di denaro attraverso il nostro programma di riduzione dei costi che ridurrà i costi in tutte le aree dell’attività. easyJet continuerà inoltre a rivedere la propria posizione di liquidità su base regolare per valutare eventuali ulteriori opportunità di finanziamento.

easyJet pur non potendo effettivamente fare alcuna previsione sul FY2020 e quello del 2021, continua a mantenere una posizione di eccessiva cautela che la mantiene in una posizione di svantaggio rispetto ai competitor che invece oltre a registrare numeri positivi, come ad esempio Volotea ieri, hanno schedulato un mese di ottobre quasi in linea con la capacità dello scorso anno, questo per quanto riguarda in particolare il mercato domestico italiano.

easyJet sembra ancora una volta eccessivamente UK-centric, dimenticandosi di avere un network europeo ed anche nazionale nei diversi paesi in cui opera, in particolare Francia e Italia.

In Italia ad esempio, uno dei mercati più redditizi per easyJet, sembra voler tentare a Milano Malpensa di mantenere un primato che ora ha così poco senso, sembra più un capriccio che un obbiettivo, dopo l’avvio dei voli domestici di Wizz Air per Catania e Palermo, nella giornata di oggi sono previste anche novità su CTA da Wizz.

Mentre su VCE decide di ridurre al minimo l’operativo, perdendo quote di mercato in quanto gli altri vettori, non hanno ridotto la capacità, per alcuni è stata anche incrementata, a VCE Volotea insieme a Ryanair stanno operando oltre 50 destinazioni, rispetto alle sole 10 di easyJet previste ad ottobre.

Volotea ha diffuso ieri di dati di questa anomala stagione estiva, dati più che positivi, a luglio e agosto ha trasportato oltre 1,8 milioni di passeggeri, operando più di 13.7000 voli con un load factor del 90,2%, registrando una puntualità dell’89,81% (tasso OTP15), livelli di raccomandazione dei clienti pari all’88,8% e un net promoter score di 39,1 (+20 punti rispetto al 2019). Non è escluso che sia proprio Volotea a diventare il primo vettore su Venezia dopo la pericolosa decisione di easyJet di lasciar spazio ad altri vettore, ma meglio diventare secondi, piuttosto che aumentare pericolosamente i costi, una scelta del tutto condivisibile se fosse mantenuta in tutti gli scali di easyJet.

Johan Lundgren, CEO di easyJet, ha dichiarato:

Come abbiamo affermato nel nostro aggiornamento sulle negoziazioni del terzo trimestre, stiamo monitorando attentamente il comportamento dei clienti e modificando i voli per garantire che il nostro programma sia allineato alla domanda. ora probabilmente subirà un ulteriore impatto e quindi inferiore a quanto previsto in precedenza. Ora prevediamo di volare leggermente meno del 40% del nostro programma pianificato nel trimestre corrente. Continueremo ad adottare un approccio prudente e conservativo alla capacità, come abbiamo fatto durante questo periodo.

“Sappiamo che i nostri clienti sono frustrati quanto noi per le imprevedibili restrizioni di viaggio e quarantena. Abbiamo chiesto al governo di optare per un sistema di quarantena mirato, regionalizzato, più prevedibile e strutturato molte settimane fa, in modo che i clienti potessero fare piani di viaggio con fiducia.   

È difficile sopravvalutare l’impatto che la pandemia e le politiche governative associate hanno avuto sull’intero settore. Chiediamo ancora una volta al governo di fornire supporto specifico per il settore dell’aviazione che deve assumere la forma di un ampio pacchetto di misure, compresa la rimozione di APD per almeno 12 mesi, l’attenuazione delle tariffe ATC insieme alla continuazione della rinuncia alla regola degli slot. Questi passaggi sosterranno la conservazione delle competenze nel settore, il che sosterrebbe i posti di lavoro e promuoverebbe la connettività “.

Del tutto condivisibile le misure chieste da Johan, tranne una, assolutamente non condivisibile la proroga incondizionata delle regole sugli slot, gli slot che prevedi di non usare questo inverno devono essere resi disponibili a vettori che invece intendono utilizzarli, ogni aeroporto deve poter avere la possibilità di massimizzare la sua capacità, per offrire un adeguato servizio ai passeggeri e lavoro ai dipendenti diretti e dell’indotto.

Anche ACI EUROPE, A4E, Airlines International Representation in Europe (AIRE), IATA e European Association of Slot Coordinators (EUACA) sono convinti che ormai “Ad un certo punto, le condizioni causate dalla pandemia Covid-19 non dovrebbero più essere considerate imprevedibili.”[cit. EUACA].

EUACA lo diceva già a luglio quando si cominciava a pensare ad una proroga della deroga alla regola “use-it-or-lose-it” per gli slot che non dovrà e potrà più essere “incondizionata” ma dovrà garantire la massima capacità possibile in ogni aeroporto anche spostando slot di un vettore che non ne fa un “corretto uso” per questo scopo ad un vettore che invece vorrebbe utilizzarli per offrire ai passeggeri più voli e capacità.

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