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Politici USA preoccupati per la qualità aerei Boeing

  • 4 mesi fa
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Il problema dei controlli di qualità in Boeing e quindi sulla qualità complessiva dei nuovi aeromobili del produttore americano, rivale di Airbus che domina il mercato sia per nuovi ordini che consegne, sono noti da tempo, ma se prima non erano accettabili, ora sono davvero preoccupanti e il governo degli Stati Uniti dovrà prendere una posizione netta, accettando anche di essere secondi, nel frattempo Il presidente della Commissione Commercio del Senato, Maria Cantwell, alza la voce e sollecita la FAA.

La corsa degli scorsi anni per non perdere terreno in un mercato in cui Airbus continuava a crescere e lanciare nuovi prodotti come l’A321neo nelle sue versione neo/LR/XLR, ha portato Boeing ad accelerare la certificazione di nuovi modelli come le versioni del B737 MAX e aumentare i tassi di produzione senza adeguati controlli di qualità e attenzione nell’assemblaggio, quanto rivelato dalla Cantwell ne è un ulteriore conferma.

Questo causò 2 incidenti mortali, diversi stop alle consegne per ispezioni su nuovi aeromobili con difetti di fabbricazione e parti non conformi, come ad esempio quando fu trovata polvere di metallo nei serbatoi nuovi, o le paratoie interne difettose, bulloni allentati, perché non fissati adeguatamente, questi sono solo alcuni esempi.

E’ imbarazzante il silenzio del governo USA e dell’amministrazione Biden, sicuramente accettare di essere secondi non è nel DNA degli Stati Uniti, ma ormai non è più possibile rimanere in silenzio ed è necessario ammettere di avere un problema a livello di sistema, non solo di Boeing.

Nek frattempo, i senatori Ed Markey, JD Vance e Peter Welch, hanno inviato una lettera al CEO di Boeing Dave Calhoun, esprimendo la loro preoccupazione: “dati i precedenti tragici incidenti di Boeing 737 MAX, siamo profondamente preoccupati che i bulloni allentati rappresentino un problema sistemico con le capacità di Boeing di produrre aerei sicuri“.

Il presidente della Commissione Commercio del Senato, Maria Cantwell, in una lettera alla FAA, ha messo in dubbio il controllo di qualità di Boeing e ha affermato che sembra che i processi di supervisione della FAA “non siano stati efficaci” nel garantire che Boeing produca aerei in condizioni operative sicure, notando che ai produttori di aerei viene dato un preavviso di 50 giorni prima degli audit del “sistema di qualità“.

Chiunque sa che gli “audit” devono essere fatti a sorpresa per essere efficaci, non bisogna dare modo ai controllati di nascondere i problemi, per superare con successo un audit, che è invece necessario proprio per riscontrare eventuali problemi o criticità ed attivare le adeguate misure per risolverli e la senatroce infatti ha fatto notare che “i produttori devono mettere ordine in casa loro solo dopo l’annuncio di un audit“.

Ma Cantwell non è la prima volta che sollecita la FAA ad effettuare controlli dettagliati e non è la prima volta che esprime la sua preoccupazione sui problemi di qualità di Boeing, lo scorso anno a gennaio, chiede alla FAA di avviare un nuovo “audit tecnico speciale” di 11 aree relative ai sistemi di produzione di Boeing, richiesta che è stata respinta per la FAA, secondo il regolatore non era necessario, perché aveva messo in atto strumenti per completare gli audit di Boeing per la maggior parte delle informazioni a intervalli regolari.

L’amministratore delegato di Boeing, Dave Calhoun, ha ammesso che il problema del Boeing B737 MAX-9 Alaska Airlines è la conseguenza di un problema di qualità e ha risposto alla senatrice rassicurandola che Boeing avrebbe collaborato “pienamente e in modo trasparente” con la FAA e l’NTSB nelle loro indagini.

Il senatore ha chiesto alla FAA entro il 25 gennaio di fornire la documentazione degli audit di sicurezza dell’agenzia di Boeing e del fornitore di fusoliere Spirit AeroSystems (SPR.N) negli ultimi due anni e alla FAA di rispondere alle domande riguardanti la supervisione dell’agenzia sui processi di controllo della qualità dei produttori.

Cantwell ha anche sollevato preoccupazioni sul programma di “Ottimizzazione della verifica” di Boeing che, ha detto, diversi anni fa “ha portato all’eliminazione di migliaia di ispezioni di qualità su ogni aereo, affidandosi invece a meccanici che si autoverificavano di aver svolto correttamente il loro lavoro”, portando alla riduzione di personale per 900 ispettori che si occupavano dei controlli di qualità in Boeing. “Questo programma è stato implementato per diversi anni e sembrerebbe essere contrario ai requisiti della FAA”, ha detto Cantwell.

Nel maggio 2022, la FAA ha dichiarato che avrebbe concesso a Boeing un’estensione del programma di conformità normativa più breve di quella richiesta dal produttore di aerei, non concedendo quindi a Boeing la possibilità di autocertificarsi, senza l’ausilio di esperti indipendenti e della FAA, la FAA ha poi anche stilato nuove regole per impedire che anche i suoi agenti ed ispettori potessero subire pressioni ed interferenze da Boeing.