Aviazione USA

Il gelo in USA: cancellazioni e polemiche

  • 2 anni fa
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Il natale più gelido degli ultimi decenni negli Stati Uniti, tempeste di neve, ghiaccio e temperature ben al di sotto dello zero hanno reso impraticabili le strade e costretto i vettori aerei a cancellare migliaia di voli, nel periodo dell’anno insieme a quello di picco estivo, più trafficato.

Impensabile che un vettore aereo cancelli in questo periodo voli se non per una motivazione più che valida, ma il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti (Usdot) ha annunciato che esaminerà il gran numero voli cancellati dalla più grande compagnia low cost USA: Southwest Airlines.

Lo Usdot ha definito “inaccettabili” le numerose cancellazioni, solo Southwest ha cancellato 2.886 voli lunedì, o il 70% dei voli programmati, dopo aver cancellato il 48% domenica, secondo il sito web di monitoraggio dei voli FlightAware.

Southwest ha anche già cancellato il 60%, o più di 2.400, dei voli previsti per oggi, ma i governatori ed i sindaci continuano ad invitare la popolazione a rimanere a casa, perchè la situazione anche se sta molto lentamente migliorando, come conferma anche Delta nel suo ultimo aggiornamento è ancora molto difficile.

USDOT è preoccupato per il tasso sproporzionato e inaccettabile di cancellazioni e ritardi di Southwest Airlines, nonché per l’incapacità di supportare adeguatamente i clienti che subiscono una cancellazione o un ritardo“, ha affermato il dipartimento che ha aggiunto che avrebbe “esaminato attentamente se le cancellazioni erano controllabili e se Southwest sta rispettando il suo piano di assistenza clienti e tutte le altre regole DOT pertinenti“.

La situazione di caos che si è venuta a creare anche negli aeroporti non è assolutamente semplice da gestire ed è normale , visto l’altissimo numero di passeggeri coinvolti che qualcosa può non essere andato come previsto, soprattutto in termini di assistenza.

Ma si sa che chi non conosce attentamente i processi e gli stakeholder coinvolti che muovono i complessi ingranaggi dell’aviazione può trarre conclusioni affrettate, la gestione della crisi è importante, serve un adeguata formazione e simulazioni, ma in una situazione come quella che si sta vivendo in tutti gli Stati Uniti in questi giorni, è impensabile pretendere la perfezione.

Probabilmente la decisione dell’Usdot è una scelta obbligata, semplicemente per rassicurare i passeggeri che le autorità statunitensi stanno seguendo quanto sta accadendo e mantengono alta la vigilanza, come è giusto che sia.

La situazione sta tornando alla normalità?

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