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Nuovi dazi per Boeing dall’Unione Europea

  • 3 anni fa
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L’Unione Europea ha imposto da ieri (10 novembre) dazi del 15% agli aeromobili e parti di essi, importati e fabbricati negli Stati Uniti, in risposta alla stessa imposizioni da parte degli USA, per aeromobili prodotti in Europa.

Boeing sarà quindi colpita da una tariffa del 15% da applicare ad ordini che verranno consegnati nei prossimi anni che si stimano avere un controvalore di circa 71 miliardi di dollari.

Ordini effettuati anche da vettori e società di leasing europee, tra cui anche Ryanair che ha già avviato una contrattazione con Boeing e chiederà sicuramente una forte scontistica per ammortizzare i dazi, si stima che saranno 10 miliardi di dollari in più ai 71 miliardi del valore degli ordini, costi che renderanno gli aeromobili Boeing più costosi per i vettori, di questi 21 sono solo ordini per B737max ordinati da Ryanair e TUI.

Boeing ha commentato la notizia a SimpleFlyng: “È deludente e sorprendente che Airbus e l’UE abbiano deciso di imporre tariffe alle compagnie con sede negli Stati Uniti”, peccato che Boeing non sia stata come Airbus aperta ad un dialogo per raggiungere un accordo ed evitare i dazi da entrambe la parti.

La nuova presidenza del neo eletto presidente degli Stati Uniti Baiden, potrebbe aprire una nuova fase dei negoziati e un dialogo che anche Boeing chiede solo ora che sarà colpita: “Invece di aumentare ulteriormente la situazione, speriamo che Airbus e l’UE intraprendano azioni significative per risolvere questa controversia commerciale “, ha detto il portavoce di Boeing a Simple Flying.

Airbus continua con la stessa linea di sempre, ovvero d’accordo con le ultime dichiarazioni di Boeing, chiede nuovamente che le parti trovino una soluzione negoziata per risolvere definitivamente una controversia che dura ormai da troppo tempo, imponendo dazi reciproci che non portano nessun beneficio ne all’UE ne agli Stati Uniti, una guerra inutile di dazi voluta dall’amministrazione Trump.

La commissione da parte sua non ha mai negato un dialogo agli Stati Uniti, che invece da parte loro si sono sempre rifiutati di negoziare.

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