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Commissione Europea posticipita Smart borders

  • 1 anno fa
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ACI EUROPE, A4E, ERA e IATA accolgono con favore la decisione di posticipare l’attuazione del nuovo sistema di frontiere intelligenti dell’UE (Smart borders) ai varchi extra Schengen.

Il sistema Smart borders segnerà un punto di svolta per il modo in cui vengono gestite le frontiere dell’UE, ma vi sono ancora una serie di problemi che devono essere risolti per garantire un’introduzione e un funzionamento senza intoppi evitando disagi ai passeggeri.

  Questi problemi includono:

  • Adozione più ampia ed efficace attuazione dell’automazione ai valichi di frontiera nazionali da parte delle autorità nazionali,
  • Finanziamenti da parte degli Stati membri per garantire che un numero sufficiente di personale qualificato e risorse siano impiegate per gestire le frontiere esterne dell’UE, in particolare negli aeroporti,
  • Impiego di risorse sufficienti per sostenere l’attuazione di nuove procedure da parte di aeroporti e compagnie aeree, e
  • La necessità di una campagna di comunicazione pubblica per sensibilizzare i cittadini di paesi terzi sui nuovi requisiti.

L’industria aeronautica sostiene appieno l’introduzione dell’EES (Smart borders) e si impegna a collaborare con l’UE e le autorità nazionali per una corretta attuazione. 

Ma è importante, fanno sapere ACI EUROPE, A4E, ERA e IATA, che l’UE e le autorità nazionali affrontino le preoccupazioni del settore e forniscano un coordinamento efficiente per un’attuazione efficace. 

Ciò include EU-LISA (l’agenzia responsabile della gestione del sistema) che rafforza le sue comunicazioni con l’industria e con partner internazionali come gli Stati Uniti, per garantire che i sistemi IT siano connessi e compatibili.

Il rinvio dell’attuazione fino a dopo l’intenso periodo estivo del 2023 darà alle compagnie aeree, agli aeroporti, alle autorità dell’UE e nazionali l’opportunità di risolvere questi problemi e garantire che il sistema sia completamente testato. 

Dovrebbe quindi essere fissata una nuova data di inizio per l’EES per garantire il regolare svolgimento delle operazioni di aviazione e in particolare il trattamento senza problemi dei passeggeri negli aeroporti. Ciò contribuirà a garantire il risparmio di tempo che la Commissione europea ha identificato come il più grande vantaggio dell’EES.

Smart borders – background

Il pacchetto Smart borders è stato proposto dalla Commissione nel febbraio 2013. Fa seguito alla comunicazione della Commissione europea (CE ) ••• del febbraio 2008 che suggerisce l’istituzione di un sistema di ingressi/uscite••• (EES) e un programma per viaggiatori registrati••• (RTP).

Mira a migliorare la gestione delle frontiere esterne degli Stati membri Schengen, lottare contro l’immigrazione irregolare e fornire informazioni sui soggiornanti fuoritermine, nonché facilitare l’attraversamento delle frontiere per i viaggiatori abituali di paesi terzi (TCN) sottoposti a controlli preventivi.

Durante il primo esame del pacchetto Smart borders, completato nel febbraio 2014, il Consiglio e il Parlamento europeo (PE) hanno espresso preoccupazioni tecniche, operative e in termini di costi, principalmente legate alla fattibilità complessiva dei nuovi sistemi proposti e di alcuni dei loro caratteristiche.

Al fine di valutare ulteriormente gli impatti tecnici, organizzativi e finanziari dei vari modi possibili per affrontare tali questioni, la Commissione ha successivamente avviato, con il sostegno sia degli Stati membri che del PE, un esercizio di verifica concettuale volto a identificare le opzioni per l’attuazione del Pacchetto Smart Borders. Questo esercizio consisteva in due fasi:

  1. Uno studio tecnico condotto dalla Commissione volto a identificare e valutare le opzioni e le soluzioni più adatte e promettenti.
  2. Una fase di sperimentazione affidata dalla Commissione all’Agenzia per la gestione operativa dei sistemi informatici su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), volta a verificare la fattibilità delle opzioni individuate nello studio tecnico e a convalidare i concetti selezionati per i controlli di frontiera sia automatizzati che manuali.

Ad ottobre 2014 si è conclusa la prima fase con la consegna dello Studio Tecnico (vedisommario esecutivo) e Studio dei costi .

La fase di sperimentazione si è svolta in 12 paesi in 18 valichi di frontiera aerea, marittima e terrestre e ha coinvolto quasi 58 000 viaggiatori cittadini di paesi terzi e circa 350 guardie di frontiera. 

Nel novembre 2015 la fase di test svolta da eu-LISA è stata completata con la consegna della relazione pilota sulle frontiere intelligenti sulle conclusioni tecniche (si veda anche l’executive summary del rapporto e gli allegati alla relazione tecnica.

Nel contesto della preparazione di una proposta riveduta, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sul Pacchetto Frontiere intelligenti dal 29 luglio 2015 al 29 ottobre 2015, invitando tutti i cittadini (cittadini dell’UE e cittadini di paesi terzi) e le organizzazioni a contribuire. Nel dicembre 2015 la Commissione ha pubblicato i risultati della consultazione pubblica . La Commissione ha inoltre preparato una valutazione d’impatto (parte 1, parte 2 e parte 3) (si veda anche la sintesi della valutazione d’impatto).

Il 6 aprile 2016 la Commissione ha adottato una proposta legislativa riveduta per le frontiere intelligenti. La proposta legislativa riveduta per le frontiere intelligenti comprende: un regolamento per l’istituzione di un sistema di ingressi/uscite (allegato  ) e una proposta di modifica del Codice Frontiere Schengen per integrare le modifiche tecniche necessarie al Sistema di Entrate/Uscite (allegato ).