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Il Portogallo rimosso dalla lista verde in UK

  • 3 anni fa
  • 5minuti

L’unico paese davvero rilevante (rimasto) in lista verde per le vacanze estive dei britannici, è stato rimosso, entra in lista ambra a partire dalle 4 del mattino dell’8 giugno.

Nelle scorse settimane intanto le compagnie aeree inglesi avevano aumentato la capacità proprio sul Portogallo, le prenotazioni verso questa destinazione erano improvvisamente cresciute, ora i turisti britannici che stanno attualmente trascorrendo le vacanze in Portogallo dovranno una volta tornati nel Regno Unito effettuare un periodo di quarantena, che non avevano previsto al momento della partenza ed effettuare un ulteriore test PCR.

Le motivazioni.

Il Dipartimento dei trasporti (DfT) ha affermato che le misure sono state attuate “per salvaguardare la salute pubblica da varianti di preoccupazione e proteggere il lancio del nostro vaccino”

Il segretario ai trasporti Grant Shapps ha affermato che è stata “una decisione difficile” e che il Portogallo è stato declassato perché il governo vuole dare al Regno Unito “la migliore possibilità possibile di sbloccarsi a livello nazionale” il 21 giugno.

Una nuova variante in Portogallo: la variante del Nepal riaccende l’allarme varianti, mai spento vista la variante indiana, ora si attendono gli studi per capire quanto e se i vaccini, siano efficaci anche contro questa variante, ricordo che nel Regno Unito è stato utilizzato massicciamente il vaccino di Astra Zeneca, già poco efficace con la variante indiana.

Nuovo piccolo crollo in borsa per i vettori britannici.

  • IAG ha perso il 5,3%
  • Ryanair – 4,4%
  • EasyJet – 5%
  • Wizz Air – 3,8%
  • TUI – 4,5%

Una vera mazzata” non solo per gli inglesi, anche per le compagnie aeree britanniche come easyJet, che con poca cautela e troppo ottimismo aveva puntato molto sul mercato inglese, inizialmente programmando una capacità anche maggiore rispetto al 2019 e nelle scorse settimane come ha fatto anche TUI, ha rimodulato la capacità, aumentando la disponibilità di posti dal Regno Unito al Portogallo.

In una nota il CEO Joohan Lundgren commenta: “Questa decisione scioccante di aggiungere il Portogallo alla lista di Amber è un duro colpo per coloro che sono attualmente in Portogallo e coloro che hanno prenotato per ricongiungersi con i propri cari, o per prendersi una meritata pausa quest’estate. Con tassi portoghesi simili a quelli del Regno Unito semplicemente non è giustificato dalla scienza. 

“E per non aggiungere altri paesi alla lista verde quando la maggior parte dei tassi di infezione in Europa è in calo e molti luoghi con bassi tassi di infezione inferiori a quelli del Regno Unito, come le Baleari con un tasso attuale di 33 su 100.000 e Malta, con solo 12 su 100.000, questo non ha senso. Soprattutto quando i viaggi interni sono consentiti nel Regno Unito, nonostante un numero di città abbia tassi di infezione 20 volte superiori a gran parte dell’Europa.

“Quando questo quadro è stato messo insieme, ai consumatori è stata promessa una road map per consentire loro di pianificare (le proprie vacanze). Eppure il governo ha stracciato le promesse e ignorato la scienza, gettando nel caos i piani delle persone, praticamente senza preavviso o opzioni alternative per viaggiare dal Regno Unito. Questa decisione taglia essenzialmente il Regno Unito fuori dal resto del mondo.

“Abbiamo dimostrato che una riapertura sicura dei viaggi è possibile poiché il nostro studio con i principali epidemiologi della Yale School of Public Health ha mostrato che i criteri che contano di più sono l’impatto sui tassi di ospedalizzazione nel Regno Unito, non i tassi di infezione in destinazione. La riapertura dei viaggi in gran parte dell’Europa avrebbe un impatto trascurabile sui tassi di ospedalizzazione nel Regno Unito.  

“Mentre la nostra flotta europea si sta preparando per l’estate mentre i governi europei aprono i viaggi per i loro cittadini, il governo del Regno Unito sta rendendo impossibile alle compagnie aeree di pianificare mentre i consumatori sono lasciati a terra nel Regno Unito”.

Duro colpo anche per gli aeroporti britannici.

Stewart Wingate, amministratore delegato di Gatwick, ha definito la notizia “amaramente deludente” .”Anche se è nel nostro interesse garantire di fare solo passi avanti per uscire dalla pandemia, speriamo che il resto dell’Europa segua la velocità della campagne vaccinale del Regno Unito in modo che viaggi facili e sicuri da e per il Regno Unito diventino una realtà. rapidamente, soprattutto perché si stanno già aprendo i viaggi tra i paesi dell’Europa continentale“, Wingate rimane ottimista: “mentre il Regno Unito rimane concentrato sul suo allentamento finale del blocco alla fine di giugno, rimaniamo ottimisti sul fatto che le vacanze estive all’estero saranno una realtà per le molte persone che cercano disperatamente di riunirsi con amici e familiari o godersi una meritata pausa“.

John Holland-Kaye, AD di Heathrow è stato invece molto più critico nei confronti del governo: “i ministri hanno trascorso il mese scorso salutando il riavvio dei viaggi internazionali, solo per chiuderli tre settimane dopo, garantendo un’altra estate persa per il settore dei viaggi. Se il governo è seriamente intenzionato a proteggere i posti di lavoro nel Regno Unito e a sostenere le imprese in tutto il paese, è necessaria un’azione rapida per riaprire i voli verso i principali partner commerciali, rimuovere i test per i passeggeri vaccinati dai paesi verdi e ridurre i costi e la complessità dei test, come altri paesi del G7 stanno facendo“.

Nessun nuovo paese in lista verde

Come previsto invece, nessun paese è stato aggiunto alla lista verde.

Sette paesi vengono aggiunti alla lista rossa

Sette paesi vengono aggiunti alla lista rossa dalla lista ambra: Afghanistan, Bahrain, Costa Rica, Egitto, Sudan, Trinidad e Tobago e Sri Lanka.

Ma una domanda dobbiamo porcela, era davvero così inaspettata questa decisione ?