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IATA consiglia al governo olandese di non applicare nuove…

  • 5 anni fa
  • 4minuti

Preoccupanti i risultati di una ricerca compiuta dalla IATA sulle ripercussioni che l’Olanda potrebbe avere qulora venissero applicate ulteriori tasse sull’aviazione.

Diversi paesi europei ed anche la Svizzera hanno deciso di applicare delle tasse sull’aviazione da reinvestire in economia verde, erroneamente infatti l’aviazione viene penalizzata e considerata altamente inquinante.

Gli economisti della IATA hanno osservato che rendere l’industria meno competitiva, come ad esempio l’introduzione di ulteriori tasse sul trasporto aereo, potrebbe costare al paese ben 84.000 posti di lavoro.

In una conferenza stampa IATA durante la conferenza Wings of Change Europa, la IATA ha riesaminato la connettività dei Paesi Bassi e valutato le sfide e le opportunità che si presentano all’aviazione olandese.

L’economista capo della IATA Brian Pearce ha parlato per primo del valore dell’aviazione per l’economia olandese che, a quanto pare, è estremamente significativo.

Supporta 306.000 posti di lavoro e porta € 22 miliardi ($ 24 miliardi) in attività economica; è circa il 3,2% del PIL nazionale. Il mantenimento o l’aumento di tale produzione dipende dal fatto che i Paesi Bassi mantengano un settore del trasporto aereo competitivo.

Industria trasporto aereo olandese in grado di realizzare 40.000 nuovi posti di lavoro

La ricerca ha dimostrato che, qualora il governo olandese avesse cercato di aumentare la propria competitività, l’industria ha il potenziale per ottenere ulteriori 8 miliardi di euro (8,8 miliardi di dollari) e sostenere altri 40.000 posti di lavoro.

Al contrario se la competitività si indebolisce, ad esempio imponendo tasse costose sui voli, si potrebbero perdere 84.000 posti di lavoro preoccupanti.

Rafael Schvartzman, vicepresidente regionale della IATA per l’Europa, ha commentato questi risultati in un comunicato stampa, dicendo:

“I Paesi Bassi sono sempre stati una nazione commerciale aperta e l’aviazione ha contribuito a far avanzare l’economia olandese. Ma i progressi futuri dipendono da una forte competitività nel settore dell’aviazione. I Paesi Bassi stanno cercando di ripristinare le tasse sul carbonio dei passeggeri che sono state abolite anni fa perché hanno dimostrato di danneggiare l’occupazione e di non avere un impatto misurabile sui cambiamenti climatici.

Anche Rafael Schvartzman ricorda che è il caso di approfondire l’argomento impatto sul clima dell’aviazione, è chiaro il riferimento agli investimenti che anche KLM sta facendo per ridurre le emissioni e non è il caso di lasciarla sola ma di sostenerla:

“Invitiamo il governo a ricordare le lezioni dell’ultima volta. Invece delle tasse, se viene fornito un sostegno politico strategico per i carburanti per l’aviazione sostenibili, le emissioni di carbonio possono essere ridotte più rapidamente, senza limitare l’accesso ai viaggi aerei per quelli con redditi più bassi “

Lo studio della IATA non a caso coinvolge l’Olanda, il suo governo ha deciso di guidare una coalizione di 9 paesi per firmare una dichiarazione congiunta per l’applicazione di nuove tasse.

Ho più volte sottolineato come i governi ciecamente senza conoscere oppure facendo finta di non sapere ed incoerentemente abbiano deciso per far cassa e sulla spinta dei movimenti ambientalisti, anche loro poco obbiettivi di tassare il trasporto aereo, in costante crescita e quindi ottima fonte di tassazione, così però rischi di frenare sviluppo e investimenti per in aviazione #green.

il direttore generale della IATA Alexandre de Juniac ha sottolineato i problemi causati dalla tassazione dell’aviazione:

“L’obiettivo non deve essere quello di rendere il volo inaccessibile … Né dovrebbe essere quello di paralizzare l’industria e il turismo che crea posti di lavoro e favorisce lo sviluppo. Volare non è nemico: è carbonio … Le politiche del governo dovrebbero mirare ad aiutare le persone a volare in modo sostenibile. “

La IATA non ha lasciato intendere nulla, al contrario ha detto chiaramente al governo olandese di evitare nuove tasse ambientali ma affiancare il mercato aereo per risolvere i problemi di traffico degli aeroporti, anche in questo modo si contribuisce a rendere meno inquinante l’aviazione.

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