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Alitalia: rispuntano i “Toto”

  • 5 anni fa
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Vi ricordate nel 2008 quando i “capitani coraggiosi” chiamati dal presidente del consiglio Berlusconi, acquistarono Alitalia ormai in bancarotta, uniti in “CAI”?

Uno dei soci di CAI era Carlo Toto, padre di Riccardo Toto, che secondo la Repubblica, sarebbe pronto ad entrare con una quota del 30% di Alitalia, con un impegno finanziario che dovrebbe oscillare intorno ai 250 milioni di euro.

I Toto però non hanno mai avito una gran fortuna nel settore Aviation, prima con Air One e poi con Livingston, la prima assorbita da Alitalia con tutti i debiti che appesantirono quelli già critici della compagnia di bandiera e Livingstone, fondata dal figlio di Carlo, Enrico, che fallì nel 2014, dopo soli 3 anni.

Air One

La famiglia Totò, nota per la Toto Costruzioni Generali, ha fondato la sua prima compagnia nel 1983 a Pescara, la Aliadriatica, diventata nel 1995 Air One, fu la prima compagnia ad effettuare oltre ad Alitalia i voli di linea Milano-Roma, tratta che fino al 1995 era monopolizzare da un solo vettore.

La compagnia dei Toto dal 1995 al 2008 quando venne acquistata dalla nuova Alitalia di CAI, arrivò a trasportare nel 2007, 7.092.800 di passeggeri (+ 22,6% rispetto al 2006) con un load-factor del 57,4% e dal 2000 partner di Lufthansa nel programma Miles&More.

Nel 2008 nelle casse di Air One, che intanto aveva creato per le tratte regional, la Air One regional, pesava un indebitamento di 600 milioni di euro.

Air One in Alitalia

Dall’11 dicembre 2008, la compagnia entrò a far parte di Alitalia, come si legge in un articolo del Sole24ore di qualche anno fa: “fu un salvataggio di AirOne, a spese della compagnia di bandiera: Toto rifilò la sua “più che traballante compagnia”, alla nuova Alitalia guadagnandoci almeno due volte. Perché AirOne fu pagata a caro prezzo, ben 454 milioni di euro più l’accollo di debiti finanziari per 600 milioni. Non solo: Toto si ritrovò nella doppia veste di azionista (versò 60 milioni di capitale) e fornitore della compagnia tricolore“.

Da subito, da più parti emersero dubbi sull’operazione, e allo stesso tempo veniva evidenziato, quanto l’acquisto di Air One e l’entrata dello stesso Toto in CAI, fu per la famiglia un vero e proprio “affare”.

Riccardo Toto e Livingstone

Riccardo Toto fonda la “nuova” Livingston il 16 dicembre 2011, che effettuò il primo volo il 31 marzo 2012, sulla tratta Milano Malpensa-Marsa Alam con, l’Airbus A320 EI-ERH, che a maggio venne affiancato dal gemello EI-EUA.

In flotta anche un A330 CS-TFZ per il lungo raggio che effettuò il primo volo per la compagnia il 19 dicembre 2012, l’aeromobile era in dame lease.

Dal 27 ottobre 2013, con l’entrata in vigore della nuova Continuità Territoriale Sarda, la compagnia arrivo a collegare l’Aeroporto di Roma-Fiumicino con l’Aeroporto di Alghero-Fertilia, fino al 6 giugno 2014, quando a causa di “gravi inadempienze contrattuali” rilevate dalla Regione, dal TAR della Sardegna e dal Consiglio di Stato, fu costretta ad interrompere il collegamento.

Il 2014 fu un anno decisivo per Livingston, il 25 giugno dello stesso anno ENAC annuncia la sospensione della licenza di volo del vettore aereo a partire dal 14 luglio 2014, ma il 30 giugno l’ENAC stessa ripristina la licenza.

Il 7 ottobre 2014 la New Livingston S.p.a. chiude le operazioni di volo per problemi finanziari e l’ENAC revoca la licenza di volo.[

Il 29 marzo 2015 il Tribunale di Busto Arsizio ha decretato l’insolvenza della società e aperto la procedura concorsuale.

 

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