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ITA Airways, Lufthansa, l’Italia: “cornuti e mazziati” dalla UE

  • 2 settimane fa
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Non è la prima volta che nasce il sospetto, che le richieste della Commissione Europea a Lufthansa per dare il suo via libera per l’acquisto di ITA Airways vadano a favorire principalmente (non solo) il competitor francese, ovvero il Gruppo Air France-KLM sul lungo raggio.

L’ingresso di Lufthansa nel mercato italiano con l’acquisto di ITA, permette al gruppo tedesco di acquisire nuove quote di mercato, in particolare sul lungo raggio da/per l’Italia, le richieste dell’Antitrust UE durante l’incontro durato 7 ore venerdì scorso, sarebbero ancora una volta, volte a ridurre la presenza sulle rotte intercontinentali di entrambe le compagnie, favorendo così i competitor, riducendo l’offerta e con il rischio dell’aumento delle tariffe, ma non solo.

Tra i competitor, i partner Air France-KLM e altre compagnie che potrebbero già ora (ma non lo fanno!) operare un maggior numero di voli a lungo raggio dagli aeroporti Italiani, una delle conseguenze, potrebbe anche essere l’aumento delle tariffe, dato che già oggi non è presente un ostacolo sugli slot per il lungo raggio, ne da Roma Fiumicino, ne da Milano Malpensa, ne dagli altri principali aeroporti italiani, quindi le motivazioni per cui altri vettori (anche se l’offerta a lungo raggio con voli diretti dall’Italia di vettori stranieri sta aumentando) sono economiche e di priorità, tra cui il federaggio verso gli HUB Air France-KLM o IAG e della stessa Lufthansa.

Attualmente infatti anche Lufthansa punta sul federaggio dagli aeroporti italiani per portare i passeggeri a Monaco o Francoforte, alimentando i suoi voli a lungo raggio, Air Dolimiti è il principale braccio operativo del gruppo per questo tipo si servizio.

Questo significa che ridurre i voli a lungo raggio di ITA Airways, non attiverà un automatismo tale che altri vettori aumenteranno la loro presenza, ma potrebbero continuare a puntare sul federaggio, questo a danno del passeggero italiano che vedrà un offerta ridotta di voli diretti, questo significa una riduzione dell’offerta e un aumento delle tariffe.

Cosa ci guadagna l’Italia ed il passeggero italiano se questo dovesse avvenire? Assolutamente nulla, l’offerte potrebbe peggiorare, come ce ne stiamo già accorgendo oggi per i voli domestici, in particolare per le isole dove su alcune rotte, Ryanair ad esempio è anche l’unico vettore ad operare specifiche rotte.

Se l’obbiettivo della Commissione è evitare una posizione dominate del Gruppo Lufthansa a beneficio dei passeggeri, la conseguenza potrebbe invece essere quella di ridurre l’offerta complessiva e quindi aumentare le tariffe e un peggioramento del servizio, io personalmente faccio volentieri uno scalo, ma la maggior parte dei passeggeri vede lo scalo come una scomodità e un problema, la riduzione dei voli diretti, è quindi un peggioramento del servizio per il cliente.

“Cornuti e mazziati” un detto che in questo caso è perfetto, dato che non solo ITA Airways e Lufthansa dovrebbero secondo l’Antitrsust europeo, ridurre l’offerta verso il nord America, ma dovrebbero anche sostenere economicamente con ad esempio sconti sull’handling, i vettori che si sostituiranno a loro per aumentare l’offerta a lungo raggio, sulle rotte segnalate dalla UE.

Questa non è sicuramente l’Europa che vorrei.