Boris Johnson si è dimesso dalla carica di prima ministro, Europa preoccupata per l’incognita nuovo primo ministro.

Boris non ha resistito, dopo il suo intervento di ieri alla camera dei comuni, quando espresse la sua volontà di “resistere ad ogni costo” nonostante il suo partito volesse le sue dimissioni, dimissioni che sono arrivate questa mattina.

Una fonte n. 10 ha affermato che il signor Johnson aveva parlato con il presidente del comitato conservatore backbench 1922, Sir Graham Brady, e ha accettato di dimettersi, con un nuovo leader Tory che sarà in carica entro la conferenza del partito di ottobre, ha riferito SKY news.

Boris continuerà a ricoprire la carica di primo ministro fino al prossimo congresso del partito dei Tory, la richiesta dei parlamentari è però che il primo ministro lasci subito il suo incarico.

In questi ultimi 3 giorni, il governo di Boris Johnson ha continuato a perdere pezzi, vari ministri e sottosegretari si sono dimessi, il neo nominato Segretario all’Istruzione Michelle Donelan si è dimesso dopo appena 36 ore dal suo incarivo.

Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, pronto con il suo governo a richiedere un nuovo referendum per l’indipendenza dell’ “europeista” Scozia, ha twittato che ci sarebbe stato “un diffuso senso di sollievo” per il fatto che il “caos” stesse volgendo al termine.

Aldilà della simpatia che possiamo avere per Boris, il Regno Unito sotto la sua guida, ha avuto solo che problemi.