Airbus

Airbus: produzione non influenzata da sanzioni

  • 2 anni fa
  • 2minuti

Airbus non prevede alcun problema per le forniture di materie prime anche in caso di sanzioni, ma ‘invita’ l’UE a non applicare sanzioni sul titanio.

Diverse materie prime, tra le quali alcune rare e pregiate, arrivano dalla Russia, Airbus ha affermato che il tasso di produzione di aeromobili pianificato non sarà influenzato dalla guerra in Ucraina, garantite le forniture di materie prime anche se le esportazioni russe verranno sottoposte ad Embargo, come ?

La Commissione Europea sta per imporre nuovi blocchi per l’importazione di materie prime dalla Russia, tra le quali potrebbero essere inserite alcune utilizzate da Airbus per la produzione.

Abbiamo ampliato i magazzini in modo da poter, se necessario, colmare il tempo prima di poter utilizzare altre fonti di approvvigionamento“, ha detto il CEO di Airbus Faury al Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, ma ha anche avvertito l’UE di non imporre un embargo sul titanio, perchè secondo il CEO di Airbus, difficilmente danneggerebbe la Russia, in quanto le esportazioni di Titanio rappresentano solo una piccola parte dei proventi delle esportazioni Russe, ma danneggerebbero enormemente l’intera industria aeronautica europea.

Le importazioni dalla Russia costituiscono il 50% delle forniture di titanio di Airbus, i principali produttori di Titanio al mondo sono al primo posto la Cina, al secondo la Russia, al terzo con una produzione simile a quella russa, il Giappone.

Vsmpo-Avisma

Vsmpo-Avisma è il fornitore di titanio per Boeing, ma è anche uno dei fornitori di Airbus, di Embraer e altre decine di società legate all’aerospazio .

Molti di questi contratti sono stati rinnovati lo scorso novembre, durante l’Airshow di Dubai, da sola Vsmpo-Avisma fornisce il 25% della produzione mondiale di titanio, di cui tre quarti nel settore aerospaziale.

Già nel 2014 si è cercato di imporre sanzioni e blocchi delle importazioni, ma i legami tra Vsmpo-Avisma e le società aerospaziali sono molto solidi e non sono mai andate in porto.

Con i venti di guerra in Ucraina, prima dell’invasione russa, sia Airbus che Boeing hanno aumentato le loro scorte di Titanio.

Non possiamo escludere che questa volta si riesca ad imporre sanzioni, ma c’è comunque la possibilità di diversificare le fonti, almeno in parte.