Vienna, un aeroporto “complicato”, il caso Eurowings
La base di Eurowings a Vienna è stata aperta nel 2015, gli aerei di Eurowings sono stati da subito gestiti da personale Austrian Airlines, inizialmente 2 poi saliti a 5, gli ultimi 3 in wet-lease ad Austrian Airlines.
Nel 2015 la base di Vienna è stata la prima della neonata Eurowings al di fuori della Germania, l’apertura è stata resta possibile grazie ad un accordo collettivo con il sindacato austriaco, che ha accettato un taglio delle retribuzione del personale di Austrian Airlines, nel 2019 un ulteriore rafforzamento della base, sempre a supporto e sotto il controllo di Austrian Airlines.
In uno statement di Eurowings di febbraio 2015 si legge: “La nuova Eurowings avrà la sua prima base fuori dalla Germania a Vienna. Dopo una stretta consultazione con Austrian Airlines e su richiesta del vettore stesso, inizialmente saranno stazionati due Airbus A320, offrendo collegamenti punto-punto sulle rotte europee. I velivoli voleranno con i colori della nuova Eurowings. Si prevede di equipaggiare l’aereo con equipaggi austriaci. Questa partnership è possibile grazie al nuovo contratto collettivo di Austrian, che è stato stipulato nel dicembre 2014 e offre ulteriori prospettive ai 900 piloti e ai 2.300 assistenti di volo. L’accordo significa anche che i dipendenti stanno dando un importante contributo alla futura redditività e competitività di Austrian Airlines.“
Austrian e Vienna avevano problemi di competitività già nel 2015, la base di Eurowings ha permesso di abbassare i costi del personale austriaco, in un tentativo di competere con le compagnie low cost, in particolare Ryanair.
Ad agosto 2019 un nuovo sviluppo, Austrian Airlines ed Eurowings hanno iniziato riposizionarsi in Austria rafforzano la loro cooperazione.
L’obiettivo era rafforzare l’hub di Vienna e ampliare il traffico decentralizzato dai Länder austriaci. Austrian Airlines era responsabile della pianificazione della rete presso l’hub di Vienna al fine di migliorare la gestione del traffico in trasferimento.
Dal primo gennaio 2020 erano 4 gli aerei in wet lease per Austrian Airlines, se ne è aggiunto un quinto successivamente.
Robert Jahn, amministratore delegato di Eurowings Europe, parlava di una chiara situazione win-win: “Stiamo cambiando la nostra formazione di volo. Austrian rafforzerà l’hub di Vienna, Eurowings coprirà i fianchi e si concentrerà costantemente sull’importante business point-to-point . Di conseguenza, non solo vogliamo consolidare la pole position del Gruppo Lufthansa in Austria, ma insieme ampliarla ulteriormente”.
Competizione che però il gruppo Lufthansa a Vienna sembra non riuscire a vincere, Austrian Airlines pochi giorni fa ha rescisso il contratto di wet-lease con Eurowings, dopo aver cancellato numerosi voli a causa delle nuove restrizioni in Austria, ora Eurowings sembra essere pronta a chiudere la sussidiara austriaca, nel caso in cui il sindacato ed il personale non accettino un nuovo adeguamento delle retribuzioni.
Vienna rimane un aeroporto “complicato“
Anche IAG ci provò con Level, ma chiuse la sussidiaria austriaca dopo pochi mesi, le uniche che resistono sono Ryanair e Wizz Air.
Nel frattempo Eurowings ha chiesto al sindacato un ulteriore taglio delle retribuzioni, è già stato proposto al personale di trasferirsi a Stoccolma o Praga hanno detto fondi del sindacato, nel caso in cui non verrà raggiunto un accordo, Eurowing chiuderà sicuramente la base ed il personale rimasto potrebbe essere trasferito forzatamente in altre basi della compagnia, come quelle stagionali nelle isole Baleari.
Un portavoce di Eurowings ad Aero Telegraph, ha commentato: “Eurowings non offre un proprio programma a Vienna da tempo ed Eurowings Europe ha quindi cercato opzioni occupazionali alternative. Dopo la pandemia di corona, gli equipaggi di stanza a Vienna sono stati schierati in altre località della rete Eurowings, l’obbiettivo è garantire il maggior numero di posti di lavoro possibile e aprire prospettive per i dipendenti. Questo include offerte in altre località. Siamo in un dialogo costruttivo con le nostre parti sociali“. Tuttavia, non vogliono commentare pubblicamente le discussioni in corso.