Alitalia

Senza discontinuità ITA partirà con 900 milioni di debiti

  • 3 anni fa
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Dopo la decisione dell’Antitrust europeo presieduto da Margrethe Vestager, ITA se non garantirà piena discontinuità con Alitalia, partirà da subito con un debito di 900 milione di euro, ai quali si potrebbero aggiungere altri 400 milioni, per un totale di un passivo ancora prima di spiccare il colo di 1,3 miliardi di euro.

La Commissione ieri ha infatti svelato il verdetto definito dell’indagine sui presunti, ora definitivamente aiuti di stato illegali dati dal governo italiano nel 2017 dopo il famoso NO dei dipendenti Alitalia al piano Etihad.

La notizia è stata diffusa dal Financial Times, la Commissione non ha al momento ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, ma le fonti del FT sono attendibili.

Era un rischio che chi è a conoscenza dei fatti, non è mai stato per nulla escluso, anzi il verdetto era scontato, uno dei motivi per cui ITA sta prendendo notevolmente le distanze da Alitalia, anche se il piano industriale fa molto discutere.

Il prestito ponte ad Alitalia nel 2017

Secondo il team guidato dalla Vestager, l’Italia ha violato le norme in materia di concorrenza, quando nel 2017 ha dato ad Alitalia, dopo la bocciatura al referendum del piano di rilancio proposto da Etihad, un prestito ponte di 900 milioni di euro in due tranche: 600 a maggio e 300 a dicembre.

L’Italia notificò il prestito ponte alla Commissione, sono l’anno successivo a gennaio e sono dopo che, Ryanair, Iag (holding di British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus, segnalarono la questione.