Alitalia

Lufthansa crede ancora in una partnership con Alitalia

  • 3 anni fa
  • 2minuti

A confermarlo è stato Carsten Spohr, CEO di Lufthansa, l’Italia è il principale mercato europeo per i voli Lufthansa…

e quindi una partnership è nei nostri piani. La situazione nella compagnia sta cambiando e ci aspettiamo un dialogo più stringente nelle prossime settimane” ha commentato Spohr rispondendo ad una specifica domanda durante la presentazione degli ultimi dai finanziari di LH.

Lufthansa non può acquisire il controllo di Alitalia per via dei vincoli del prestito statale tedesco ad LH, ma può avere una piccola partecipazione e un accordo di partnership con Alitalia, qualora il governo di Mario Draghi, riesca a ricostruire una compagnia aerea nazionale con un piano industriale credibile e sostenibile.

Io ho più volte espresso due pareri importanti rispettivamente su Lufthansa e Alitalia.

Una partnership con Lufthansa e l’ingresso nel capitale azionario della compagnia tedesca, anche se ne acquisisse il controllo potrebbe essere per Alitalia una svolta e garantire discontinuità con il passato, ma questa discontinuità potrebbe essere “ostacolata” dai sindacati e dai dipendenti.

Draghi dovrà avere in ogni caso, Lufthansa o no, la forza e il coraggio di “cambiare” l’approccio dello stato su Alitalia.

Alitalia, seppur ormai è da anni, non più strategica, per i collegamenti nazionali e internazionali, non più strategica per i passeggeri italiani e il turismo italiano, per un motivo molto semplice, non è stata Alitalia a far crescere il traffico aereo italiano di questi ultimi 20 anni, non è stata Alitalia ad alimentare in modo consistente il turismo estero in Italia.

Ma Alitalia, potrebbe comunque tornare ad essere un vettore importante per l’Italia, se si riuscirà a ricostruire da zero una compagnia italiana, dove non si pensi più ad assumere senza una logica imprenditoriale ma politica, un Alitalia che sia guidata quindi secondo logiche industriali e di profitto, senza gravare sulle tasche degli italiani, che sono comunque stati costretti a pagare un biglietto aereo seppur avendo pagando conti salati per la “vecchia Alitalia” per oltre 15 anni.

Un no ad un Alitalia “senza se e senza ma” vuol dire questo, si ad una nuova Alitalia se si riuscirà ad ottenere un Alitalia che non gravi più sullo stato, un no secco ad un Alitalia che ancora gravi sulle tasche degli italiani, non è indispensabile, ma potrebbe essere un tassello importante per contribuire alla crescita del nostro paese.

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