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UK, viaggi internazionali “non prima” del 17 maggio

  • 3 anni fa
  • 4minuti

Nel documento diffuso ieri, che il primo ministro Boris Johnson ne ha illustrato le principali misure, al punto 167 c’è una data, ma…

Il rapporto della Global Travel Taskforce sarà fondamentale […], dopodiché il governo stabilirà quando riprendere i viaggi internazionali,
che sarà non prima del 17 maggio.

Il 12 aprile si avrà “la quasi certezza“, quando la GTT esaminerà i dati e valuterà se sarà possibile riaprire i viaggi internazionali dalla data prevista o sarà necessario farla slittare in avanti.

Slittamento che potrà avvenire anche nel caso in cui vi sarà uno slittamento delle prime due fasi, l’apertura dei viaggi internazionali è prevista infatti nella 3 fase della road map, la prima fase il giorno 8 marzo, la seconda il 13 aprile.

5 settimane per passare alla fase successiva, il passaggio verrà confermato alla quarta settimana, una settimana prima del passaggio a quella successiva.

Nel caso in cui i seguenti 4 punti non saranno rispettati, il giorno della revisione, ovvero al termine della quarta settimana

  • Il programma di distribuzione del vaccino continua con successo.
  • L’evidenza mostra che i vaccini sono sufficientemente efficaci nel ridurre i ricoveri e i decessi dei soggetti vaccinati.
  • I tassi di infezione non rischiano un aumento dei ricoveri che metterebbe una pressione insostenibile sul NHS.
  • La nostra valutazione dei rischi non è cambiata fondamentalmente da nuove varianti di interesse.

… ci sarà lo slittamento di 1 o più settimane, se mon soddisfatti, slitta in avanti la data della fase successiva, quindi le date proposte sono sempre precedute da “non prima” nel caso della terza fase, che include l’allentamento delle restrizioni ai confini e quindi la ripresa dei viaggi internazionali, non prima del 17 maggio“, potrebbe anche slittare in avanti.

E’ bene ricordare però che attualmente tutti i dati illustrati ieri sul contagio, il tasso di vaccinazione, l’efficacia del vaccino e il carico del sistema sanitario, sono confortanti.

la decisione di revocare le restrizioni sarà guidata dai dati e non dalle date.

Il primo ministro però ha più volte sottolineato come ogni allentamento delle restrizioni potrà causare un aumento dei contagi, che non dovranno però riportare il Regno Unito indietro nelle fasi della road map, ogni avanzamento “dovrà essere irreversibile“, ma ha anche più volte ripetuto che “la decisione di revocare le restrizioni sarà guidata dai dati e non dalle date.

E’ bene quindi ancora una volta essere cauti nella programmazione dei viaggi e il più flessibili possibili, per quanto riguarda tour operator e compagnie aeree per adattare i propri piani di volo e programmazione il più rapidamente possibile e col minor danno possibile.

Restrizioni ai confini

  1. Gestire il rischio che nuovi casi entrino nel Regno Unito è diventato ancora più importante con l’ascesa di nuove varianti in tutto il mondo. Il Regno Unito ha già in atto un forte insieme di misure. Tutti i passeggeri, da qualsiasi paese, devono aver completato il proprio Modulo di localizzazione passeggeri e attenersi a un ampio programma di test. Ogni Il passeggero in arrivo è ora tenuto a fornire prima la prova di un risultato negativo del test partenza, poi fare un test nei giorni due e otto dopo l’arrivo nel Regno Unito per consentire il termine anticipato della fine dell’isolamento. Il sequenziamento genomico di tutti i test positivi viene intrapreso per cercare di cattura eventuali nuove varianti.
  2. Inoltre, gli unici viaggiatori ammessi nel paese da paesi “lista rossa” (quelli che rappresentano il rischio più elevato di nuove varianti importate) saranno residenti nel Regno Unito e Irlanda. (per tutti gli altri è vietato l’ingresso) All’arrivo devono isolarsi per 10 giorni nella nuova quarantena gestita Servizio. Sono inoltre soggetti agli stessi requisiti di test degli altri arrivi. Il governo ha anche in atto, in collaborazione con i vettori, una forte serie di controlli per garantire che tutti rispettino questi requisiti e facciano i propri parte per mantenere le persone al sicuro quando si viaggia nel Regno Unito.
  3. Queste misure offrono protezione nel contesto attuale. Il governo agirà rapidamente se emergono prove che suggeriscono che più paesi dovrebbero essere aggiunti al “rosso allo stesso modo, se emergono prove che i vaccini impiegati nel Regno Unito sono sufficienti efficace contro le varianti di interesse (o la situazione in quei paesi cambia) i paesi possono anche essere rimossi.
  4. Questo regime consente al Regno Unito di gestire il rischio di importare nuovi casi e nuovi varianti. Tuttavia, arriverà un punto in cui dovranno essere queste restrizioni sostituito da un modello più agevolativo, facendo maggior uso di strumenti come il Test per impedire o ridurre la quarantena, che consenta agli arrivi di terminare l’isolamento in anticipo se pagano per un test COVID-19 privato. Il rapporto della Global Travel Taskforce sarà fondamentale per questo, dopodiché il governo stabilirà quando riprendere i viaggi internazionali, che sarà non prima del 17 maggio.

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