Covid-19 Regno Unito UK

UK ex primo ministro Blair a fianco dell’aviazione

  • 3 anni fa
  • 3minuti

L’ex premier Tony Blair avrebbe fatto pressioni per conto di British Airways e Heathrow per ottenere i passaporti vaccinali per le vacanze all’estero.

Boris Johnson e i suoi ministri si stanno incontrando in queste ore per finalizzare la road map per uscire dalle restrizioni che verrà svelata domani.

Il Primo Ministro presenterà poi la roadmap ai Comuni prima di rivolgersi alla nazione in una conferenza stampa televisiva nel pomeriggio.

La radio LBC ha riferito che l’ex leader laburista ha lavorato per conto di BA, Heathrow per far pressioni al governo.

Matt Hancock, ministro della salute e Tony Blair, però… secondo il gossip britannico non si parlano da un po’, da quando l’ex primo ministro ha cercato di far passare per sue alcune misure anti-covid dell’attuale governo.

Si dice che il segretario alla sanità si sia “incazzato” dopo che due proposte importanti, presumibilmente menzionate in conversazioni private con Blair, compresa l’intenzione di vaccinare in una prima fase solo con la prima dose e ritardare la seconda dopo 100 giorni invece di 21, siamo state fatte passare dall’ex primo ministro come sue.

Tony Blair ex primo ministro del Regno Unito

Sembrerebbe che anche a Westminster, non solo al n. 10 di Downing street siano molto innervositi per come Tony Blair stia in un certo senso “fingendo di essere ancora il primo ministro”. (The Mail)

Quando verranno tolte le restrizioni ?

Non prima di maggio e gradualmente, niente più zone e si parte dalle scuole l’8 marzo.

Ad una domanda sulla velocità dell’allentamento delle restrizioni covid, a Sky’s Ridge ha risposto: “È giusto essere cauti, è incredibilmente importante. In questo momento ci sono ancora quasi 20.000 persone in ospedale con Covid. Quasi 20.000.

“Il programma di vaccinazione, anche se chiaramente sta andando molto bene, richiederà tempo per essere in grado di raggiungere tutte le persone che hanno una vulnerabilità significativa, soprattutto perché dobbiamo anche fare la seconda dose a tutti”.

‘Quindi abbiamo il tempo che deve essere preso per farlo bene, il primo ministro definirà la tabella di marcia domani e definirà tutti i dettagli, tenendo conto che dobbiamo adottare un approccio cauto ma irreversibile, questo è l’obiettivo.”

Ricapitolando, nel Regno Unito sono molto avanti con la prima dose, molto indietro con la seconda, battibecchi tra politici come succede ovunque, sono curioso domani di leggere il comunicato di Boris sulla roadmap.

Il numero di prime dosi somministrate ogni giorno è in costante aumento da dicembre, con una media di oltre 416.000 al giorno nell’ultima settimana.

Al 17 febbraio poco più di 16 milioni di britannici hanno ricevuto la prima dose, la seconda verrà inoculata dopo 12 settimane rivela la BBC, facile fare un po’ di conti se le prime dosi sono state inoculate ad inizio dicembre…

Rispondi