Italia

Un unanime ringraziamento a Draghi dal settore turistico

  • 3 anni fa
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Dal turismo italiano un coro di “grazie presidente” per il ministero del turismo.

Luca Patane’ di cui avevo riportato ieri il suo appello commenta: “Ci voleva il professor Mario Draghi per risolvere con determinazione e lucidità una questione sulla quale ci si arrovellava da decine di anni senza trovare mai la soluzione. Se il buongiorno si vede dal mattino, si apre una grande stagione per il turismo, stremato dalla crisi in corso, almeno sotto il profilo istituzionale”.

“Non mi sembra vero – dice soddisfatto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca– ed è davvero una notizia da festeggiare. Finalmente, dopo un’attesa di anni, un ministero del turismo dedicato!

“Finalmente si restituisce al Turismo la dignità e l’importanza che merita. I tempi per il passaggio di consegne ci preoccupano molto però perché la grave crisi del settore richiede soluzioni urgenti e non può attendere” dice Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi.

Fiavet Confcommercio si congratula con Garavaglia per “un ministero atteso da anni dal comparto e che giunge nel momento più difficile della storia del turismo italiano”. “Siamo certi – sottolinea la presidente Ivana Jelinicche agenzie di viaggio e operatori turistici avvieranno presto un fattivo dialogo e una collaborazione in vista di una rinascita completa del settore basilare per il nostro Paese, che occupa 13% del PIL, e impegna il 15% della forza lavoro”.

Il futuro del settore dipende proprio dalla capacità che avremo di superare la frammentazione territoriale che ne ha caratterizzato finora la gestione. L’auspicio è che ora il ministero diventi operativo in tempi contenuti, e non si ripetano i ritardi di operatività cui siamo stati abituati in passato”. aggiunge il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina .

La presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli: “Ci auguriamo che questa ‘forzatura’ di voler ricostituire il ministero del turismo, eliminato anni fa con il referendum, sia un segnale di consapevolezza del fatto che il nostro settore è stato proprio schiacciato dalla pandemia”.

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