Alitalia

Vestager, la newco non rientra nel Temporary Framework

  • 4 anni fa
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Molti italiani, preoccupati della situazione economica del nostro paese, preoccupati di come sarà il nostro domani, probabilmente non si sono neanche accorti che il nostro governo vuole “salvare” non si sa come, non esiste un piano industriale, con ben 3 miliardi di euro la metà di quelli destinati alla scuola e la stessa somma inserita nell’ultimo decreto rilancio per la sanità.

Questa è una delle notizie di cui in pochi ne parlano, in pochi hanno il coraggio, politica compresa di aprire un dibattito davanti a numeri chiari che palesemente rendono il salvataggio di Alitalia un ennesimo spreco di denaro pubblico, ma l’Europa ha acceso i riflettori su Alitalia e Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Antitrust, non ha nascosto che questo potrebbe essere un aiuto di stato non autorizzato dalla Commissione.

Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare”. Margrethe Vestager apre a una specifica ipotesi sul salvataggio pubblico di Alitalia. “Era già successo 12 anni fa per Alitalia – spiega in una intervista a La Stampa -. Si chiama discontinuità economica”. 

Non è questa la procedura che il governo italiano ha pianificato, che ricordo ha dovuto escludere anche la procedura da uno dei pilastri della legislazione italiana sulle partecipazioni pubbliche, il DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.

Sempre secondo la Vestager, altrimenti “non è possibile” avvalersi dell’allentamento momentaneo alle restrizioni sugli aiuti di Stato, perché nel “Temporary Framework abbiamo fissato una data: chi si trovava in difficoltà prima del primo gennaio 2020 – spiega – non può ricevere questo tipo di aiuti”. 

La Vestager però dell’intervento annunciato su Alitalia “non conosco i dettagli perché non abbiamo ricevuto informazioni dal governo” ma avverte che limitarsi a creare una “newco” potrebbe non bastare: “non ha nulla a che vedere con il Temporary Framework . In generale, se c’è continuità nell’attività, si riscontra un aiuto di Stato illegale, che deve dunque essere restituito. Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d’azienda. Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare”.

Ad inizio aprile la stessa Vestager aveva espresso la neutralità della commissione sulla proprietà, sottolineando come in situazioni del genere sia plausibile che uno Stato decida di acquistare le azioni di una compagnia. Tale acquisto, se fatto sul mercato e con i prezzi di mercato, che in questo momento sono anche bassi, non sarà un problema per l’UE.

La Vestager disse: “non si può parlare in astratto, perché dipende dalle modalità dell’operazione, se sia un aiuto di Stato o meno. Dipende dalla cornice che verrà stabilita e da come sarà esercitata. Non si può dare una risposta in generale. Poi, se le modalità fossero altre, potrebbero esserci problemi, in quel caso, non è esclusa la richiesta di una notifica individuale”.


Approfondimenti Temporary Framework : Comunicazione della Commissione dell’8 maggio 2020  “Modifica del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale epidemia di COVID-19 (Versione Inglese)

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