Aviation

La Summer 2024, si preannuncia un estate record

  • 3 mesi fa
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Le 3 maggiori low cost europee stanno indicando una forte domanda che torna ad essere anticipata, per la Summer 2024, segnalata un offerta in termini di capacità record, ma potrebbe essere inferiore alla domanda.

Ryanair probabilmente avrà meno aerei a disposizione questa estate, rispetto a quelli previsti per i ritardi ed i problemi di Boeing, Wizz Air avrà ancora aerei fermi per le ispezioni e riparazioni dei motori Pratt & Withney ma prevede di offrire almeno la stessa capacità dello scorso anno, easyJet al momento sembra l’unica a non aver problemi.

Boeing ritarda le consegne ed ha problemi da risolvere, Airbus aumenta il tasso di produzione con una lista di ordinativi importante, nonostante però un numero elevato di consegne da parte di Airbus, la domanda di nuovi aerei non è pienamente soddisfatta dall’offerta e questo limiterà la capacità dell’intero settore.

“Il vero problema è che pensiamo che ci sia molta più domanda di quella che siamo in grado di fornire“, ha detto il CEO di Wizz Air Váradi. Questo implica un eccesso di domanda in base all’offerta e quindi un aumento dei prezzi medi.

In UK come anche in Europa, nonostante i problemi finanziari, non c’è alcuna intenzioni da parte dei consumatori di fare a meno delle vacance estive, anche le catene alberghiere prevedono una forte estate, con una propensione del consumatore a spendere di più, ovviamente con maggiori richieste, per un soggiorno più esperienzale.

Le compagnie aeree europee hanno quindi previsto e messo in vednita, 817,5 milioni di posti tra aprile e ottobre, secondo la società di dati di viaggio OAG, il numero più alto mai registrato.

Un estate record anche per gli utili dei vettori, secondo le stime di consenso di FactSet, gli utili operativi rettificati dei sei maggiori vettori europei dovrebbero raggiungere i 10,5 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 9,2 miliardi di euro dello scorso anno.

Secondo i dati dell’UE pubblicati a ottobre, le tariffe aeree medie in tutta Europa sono aumentate tra il 20 e il 30% rispetto al 2019.