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AOG Technics ha venduto parti non originali di motori

  • 7 mesi fa
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La prima compagnia aerea ad accorgersene è stata Virgin Australia, poi Southwest negli Stati Uniti e United, CFM International ha poi dichiarato mercoledì che migliaia di componenti di motori potrebbero essere stati venduti con documenti falsificati dal distributore britannico AOG Technics.

L’Alta Corte di Londra sta ora indagando su quanto successo e sulle responsabilità, in particolare di AOG Technics.

Matthew Reeve, un avvocato di CFM e di General Electric e Safran, che fanno parte del consorzio, ha affermato che AOG Technics si è impegnata in un “programma deliberato, disonesto e sofisticato per ingannare il mercato con documenti falsificati su base scala industriale” ed ha aggiunti di avere “prove documentali convincenti che migliaia di parti di motori a reazione sono state vendute da (AOG) a compagnie aeree che utilizzano aerei commerciali equipaggiati con i motori a reazione dei ricorrenti”.

La EASA e le altre autorità di regolamentazione europee hanno affermato che stanno indagando sulle segnalazioni secondo cui alcune parti fornite dall’azienda con sede a Londra senza certificati validi sarebbero state trovate all’interno dei motori CFM56, che alimentano alcuni jet Airbus e Boeing.

CFM56

Esistono due versioni di questo modello di motore, CFM56-5B e CFM56-7B.

Un motore CFM56

Il CFM56-5B, alimenta la famiglia Airbus A320ceo, è stato selezionato per motorizzare quasi il 60% degli aerei ordinati. Oggi è l’unico motore in grado di alimentare ogni modello della famiglia A320ceo con un’unica distinta base.

Il CFM56-7B, alimenta la famiglia Boeing 737 Next-Generation, in questo caso l’unica opzione di motore per l’aereo di linea a corridoio singolo Boeing B737 Next-Generation. In totale, più di 15.000 motori CFM56-7B sono stati consegnati per alimentare gli aerei 737, rendendola la combinazione motore-aereo più popolare nella storia dell’aviazione commerciale.

Meno di 100 gli aeromobili coinvolti, già identificati.

L’ultimo aggiornamento, rivela che sono 96 i motori CFM56 su cui sono state istallate parti “false”: “Potenzialmente, ciò significa che tra 48 e 96 aerei verranno messi fuori servizio mentre le compagnie aeree provvederanno alla rimozione delle parti”, ha aggiunto Reeve.

96 motori su 23.000 CFM56 attualmente in servizio, il CFM56 è utilizzato anche per aerei militari: l’aereo di pattugliamento marittimo Boeing P-8 venduti a Stati Uniti e Gran Bretagna, mentre il CF6 costruito da GE alimenta gli aerei per il rifornimento in volo Boeing KC-767A venduti a Italia e Giappone; al momento però, non ci sono segnalazioni di parti sospette su aerei militari.

AOG Technics

Gli avvocati di AOG e del suo amministratore unico Zamora Yrala hanno affermato che gli imputati stanno “cooperando pienamente” con un’indagine condotta dall’Autorità per l’aviazione civile britannica (CAA).

Il giudice Richard Meade ha stabilito che AOG e Zamora Yrala dovrebbero divulgare “fatture, certificati di rilascio, promemoria di spedizione e ordini di acquisto” per 230 transazioni.

CFM ha accolto con favore l’ordinanza del tribunale, che secondo lui aiuterebbe l’industria a identificare più rapidamente le parti non approvate.

EASA (Europa) e CAA (Regno Unito)

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA), in un documento riportato per la prima volta da Bloomberg, ha dichiarato in agosto che stava esaminando i rapporti di parti con sospetti documenti falsificati forniti da AOG. La CAA britannica ha dichiarato in agosto che stava “indagando sulla fornitura di un gran numero di parti sospette non approvate”.