Flybe

Perchè Flybe 2.0 e’ fallita?

  • 1 anno fa
  • 3minuti

La prima Flybe e’ entrata in amministrazione controllata nel marzo 2020 con la perdita di 2.400 posti di lavoro quando la pandemia di Covid-19 mise a terra l’intero settore aereo, ma Flybe aveva già problemi, soprattuto di redditività… e la Flybe 2.0 ?

Meno di un anno fa e’ tornata in volo, una seconda Flybe con nuovi azionisti ma lo stesso riconosciuto ed importante brand, Thyme Opco nel 2021 la acquyistò in amministrazione ed è legata all’hedge fund statunitense Cyrus Capital, dopo l’acquisizione Thyme Opco è stato rinominato Flybe Limited.

Volo inaugurale della
seconda Flybe in partenza dall’aeroporto di Birmingham per l’aeroporto di Belfast City il 13 aprile 2022.
Comunicazione di Flybe nel suo profilo linkedin il 28 gennaio 2023, l’ultimo volo il giorno prima.

Il primo volo della nuova Flybe il 13 aprile 2022 da Burminghan che e’ stata anche la sua nuova sede, l’ultimo volo nella giornata del 27 gennaio 2023, circa 9 mesi dopo.

La seconda Flybe aveva un piano per operare fino a 530 voli a settimana su 23 rotte, servendo aeroporti come Belfast City, Birmingham, East Midlands, Glasgow, Heathrow e Leeds Bradford, il piano di Cyrus Capital era di far diventare la Flybe 2.0 redditizia con una flotta calibrata con il network di destinazioni, anche al di fuoro del Regno Unito.

Il primo dei problemi sono stati gli aerei, ne dovevano arrivare 17, ma sono arrivati solo in parte e con forti ritardi, costringendo la compagnia a tagliare frequenze e destinazioni, proprio quando la domanda era forte dopo la pandemia di Covid-19.

Ma ha dovuto fare i conti con una presenza nel mercato regional UK di due importanti vettori, Loganair che ha continuato a crescere, prendendo anche il posto di Flybe e Aer lingus regional, i cui voli sono operati dalla nuova compagnia Emerald Airlines, ma anche i vettori low cost come easyJet e Ryanair dove la pista lo permetteva e negli aeroporti più grandi.

Una situazione già complessa che si è resa ancora più problematica per l’impossibilità di sviluppare il programma di voli come pianificato e le rotte operate, alla BBC Radio Cornwall Seamus McCoy, che usava regolarmente Flybe per viaggiare tra Newquay e Londra ha fatto notare come: “Ogni volta che ho volato, ho sempre pensato: ‘Come stanno realizzando un profitto?’ perché gli aerei non sono mai stati pieni per più del 50%”.

Cyrus Capital aveva anche intenzione di utilizzare i servizi regionali come testa di ponte nei viaggi internazionali, riempiendo gli spazi sui voli da e per Belfast, Birmingham e Londra non occupati dai viaggiatori nazionali con passeggeri diretti negli Stati Uniti e in Europa.

Una rotta per Amsterdam e gli slot a Heathrow erano fondamentali per il piano, offrendo l’accesso ai principali hub aeroportuali da cui Flybe sperava che seguissero alleanze con compagnie aeree più grandi.

Per Flybe 2.0 sembra non esserci stato mai mercato, almeno da quando ha iniziato a volare il 13 aprile 2022 da Burminghan.

Eppure Il Regno Unito e l’Irlanda, hanno bisogno di collegamenti aerei regionali e di piccoli aeroporti dislocati nelle aree più difficilmente raggiungibili, perché differentemente da quanto si possa pensare, in UK la rete ferroviaria e le strade non sono così estese e moderne, nel Regno Unito oltre il 60% dei treni è alimentato a diesel e l’unica tratta ad alta velocità corre da Londra a Liverpool.