Alitalia

ITA: accordo ponte per utilizzo brand Alitalia

  • 3 anni fa
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ITA ha raggiunto un accordo con i commissari di Alitalia, che potrà così utilizzare temporaneamente fino all’aggiudicazione, il marchio di Alitalia.

I tempi sono troppo stretti per assegnare il marchio e terminare la gara nei tempi giusti e coerentemente con la normativa vigente, ma anche se l’Europa ha chiesto che per garantire discontinuità il marchio dovrà essere messo a gara, la possibilità di mantenere il marchio in mano al MEF a mio parere non è da escludere.

Intanto dal 15 ottobre, ITA potrà utilizzare il marchio Alitalia, le divise di Alitalia senza dover togliere la livrea dagli aerei.

Sono numerosi gli esempi di marchi di proprietà di gruppi o privati per cui vengono stipulati contratti d’uso del marchio, che devono però rispettare ben precise clausole, pena la perdita del diritto d’uso, nel frattempo chi lo usa paga il proprietario del marchio una royalties.

Un esempio è easyJet, che utilizza il marchio di proprietà di easy Group di Stelios mediante un contratto e paga al gruppo le royalties, il contratto prevede numerose clausole che tutelano il marchio e la compagnia aerea deve rispettare determinati standard e vincoli.

Attenzione però, se attualmente per il marchio Alitalia, la strada decisa con un accordo temporaneo è condivisibile, non deve però diventare definitiva se non con un passaggio analogo a quello appena descritto e con un attenta valutazione della compagnia aerea che intende farne uso, ovvero potrebbe anche non essere ITA.

La compagnia aerea che utilizzerà il brand dovrà dare una serie di garanzie, dovrà garantire che in primo modo il marchio venga utilizzato per far volare alto il brand e il nostro paese e con un piano operativo in grado di dare le rassicurazione affinché la compagnia porti un valore aggiunto al trasporto aereo in Italia, sia in termini di mercato domestico che internazionale.

Un lavoro complesso, ma possibile, un alternativa alla vendita del marchio, un modo per slegare Alitalia da qualsiasi vettore, un modo per avere garanzie sul marchio e sul servizio, oltre a numerosi altri vantaggi, che rimarranno sotto il pieno controllo dello stato, che però dovrà agire come un investitore privato, mai dovrà essere in secondo piano la marginalità, mai lo stato dovrà metter naso sulla politica commerciale e del personale della compagnia, che dovrà operare in regime privato.