Aeroporto di Bordeaux

Ianaugurato il nuovo molo extra schengen di Bordeaux

  • 3 anni fa
  • 5minuti

Il progetto di ampliamento con il nuovo molo si inserisce nell’ambito del piano di modernizzazione dell’aeroporto, incentrato sulla qualità del servizio e sulla transizione ecologica, il nuovo fabbricato è certificato HQE© (Alta Qualità Ambientale).

Un lungo corridoio completamente trasparente collega il padiglione A dell’aeroporto di Bordeaux al suo nuovo molo internazionale: 3.000 m2 di nuova costruzione di cui 2.000 m2 dedicati alle aree passeggeri, con 4 lounge per un totale di 1.000 m2 che offrono un’ampia vista panoramica sulla pista di decollo.

Illuminazione, qualità dell’aria, igrotermia e acustica: il comfort è la chiave 

L’edificio è stato progettato con un rivestimento esterno ad alte prestazioni per mantenere un’atmosfera interna altamente confortevole e vanta una facciata caratteristica e imponente di vetrate speciali. 

Combinando la protezione dal surriscaldamento solare e la riduzione del rumore, fornisce una percentuale significativa di luce naturale, compensata al calar della notte o con tempo nuvoloso grazie alla variazione automatica del sistema di illuminazione a LED.

Abbinato all’isolamento della facciata, l’uso di materiali interni e controsoffitti limita le vibrazioni acustiche e riduce il livello sonoro all’interno dell’edificio di 50 decibel, portando il rumore percepibile dell’aeroporto allo stesso livello di quello di un’auto. 

L’ottima qualità dell’aria è assicurata dalla presenza di sensori di CO2 e regolazione costante del flusso con rinnovo tramite filtro a carbone, oltre alle basse emissioni di VOC1 dagli arredi interni. 

Il comfort igrotermico[EXT. Wikipedia] è assicurato dal riscaldamento e dalla climatizzazione tramite la rete di riscaldamento aeroportuale e dal costante monitoraggio atmosferico.

La nuova struttura ei suoi negozi duty-free, ristoranti e patio fanno parte di un più generale programma di riqualificazione del padiglione A.

Numerose sono le modifiche apportate negli ultimi mesi ai sistemi di controllo di sicurezza; la modernizzazione delle strutture di ispezione e screening riprogettate e l’installazione di gate biometrici “Parafe4” per arrivi e partenze internazionali hanno consentito un significativo miglioramento dei flussi di passeggeri.

Elevata efficienza energetica e ridotto impatto ambientale

Il progetto di costruzione è stato gestito da Dune Construction, in qualità di mandataria di un consorzio di imprese, e lo studio di architettura Dufon Architectes, ha dato il tono all’obiettivo ambientale del progetto. 

Con oltre il 90% dei rifiuti di cantiere riciclati come energia o materia prima, oltre al monitoraggio attivo e preventivo dell’inquinamento e di altri disturbi, questo cantiere pulito ha ottenuto la classificazione “High Performance” dallo standard NF HQE©.

La certificazione rilasciata al molo, ora in esercizio, garantisce un’efficienza ambientale ed energetica in linea con le migliori pratiche attualmente in vigore. Il suo consumo energetico annuo2 è quindi inferiore dell’11% rispetto a quello di un aeroporto conforme alla più recente normativa termica (RT 2012). 

Per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua, consente un risparmio annuo di 1.000 m3 di acqua potabile3 , ovvero l’equivalente di 200.000 scarichi.

Gli arredi interni di origine biologica, ad alte prestazioni e classificati ‘A+’, tra cui vernici e contro-soffitti, sono stati scelti per emettere il minor numero possibile di sostanze inquinanti. Gli arredi in legno provengono da foreste gestite in modo sostenibile e il pavimento in linoleum è composto per il 90% da materiali completamente naturali e riciclabili.

Una strategia di transizione accelerata per l’ambiente 

Questo nuovo molo è uno dei molteplici progetti dell’aeroporto per migliorare la qualità del servizio e rafforzare la gestione dei suoi impatti ambientali. In un momento in cui l’aeroporto, l’aeronautica e il settore industriale stanno rispondendo attivamente alle questioni climatiche e all’accettabilità del trasporto aereo, il piano di resilienza e rilancio dell’aeroporto di Bordeaux sulla scia della crisi sanitaria mantiene un programma di investimenti di 8 milioni di euro in quest’area per i prossimi anni. 

Nonostante il contesto di crisi, i team aeroportuali hanno perseguito una strategia attiva per la certificazione della gestione ambientale della piattaforma, ottenendo così la certificazione ISO 14001 a dicembre 2020, seguita dal primo livello di certificazione dall‘European Airport Carbon Accreditation (giugno 2021) , che ha come obiettivo un aeroporto carbon neutral con compensazione entro il 2030. Continuano gli sforzi per ottenere livelli di certificazione più elevati.

Allo stesso tempo, numerosi progetti in corso o imminenti per l’aeroporto di Bordeaux illustrano questa attuale transizione verso la biodiversità, la gestione dei rifiuti e dell’acqua, il miglioramento dell’uso dell’energia e le energie rinnovabili. Tra i tanti esempi che dovrebbero dare i suoi frutti a partire dal 2022: la sostituzione completa delle ‘facciate’ del padiglione B con vetrate ad alta efficienza energetica, il rinnovo del parco veicoli con veicoli ibridi ed elettrici e l’installazione di oltre 1.500 pannelli solari che renderanno il parcheggio ‘PO’ (più vicino agli edifici del terminal) completamente autosufficiente nella produzione di energia elettrica, riducendo così del 4% il consumo energetico annuo dell’aeroporto di Bordeaux.

1 Composti organici volatili;
2 Questa prestazione energetica è in particolare il risultato di: indirizzo e gestione centralizzata di tutti i consumi energetici; recupero di calore ad alta efficienza dell’aria espulsa; ventilazione notturna programmata nelle mezze stagioni e in estate, per raffrescare passivamente l’edificio;
3 servizi igienici dotati di dispositivi di risparmio idrico e orinatoi a secco, alimentati da acqua piovana immagazzinata in una cisterna con una capacità di autonomia di 3 settimane;
4 PARAFE (abbreviazione di Passage Automatisé Rapide Aux Frontières Exteriores o attraversamento rapido automatizzato alle frontiere esterne)