Venezia

Terrazza Aperol Venezia

  • 3 anni fa
  • 4minuti

E’ stata aperta dal gruppo Campari la Terrazza Aperol di Venezia a Campo Santo Stefano.

Questa apertura rappresenta indubbiamente un tassello per la rinascita di una città così complessa come Venezia e con un suo particolare turismo, un turismo che dovrà essere sempre più compatibile con le fragilità della città, un turismo che potrà dare nuova vita e impulso ad una città poco attuale, ma meravigliosa, un patrimonio per l’umanità riconosciuto dall’Unesco.

L’iconico Aperol Spritz, originario del Veneto, è diventato un rito globale, un momento essenziale che unisce le persone in modo spontaneo.

Terrazza Aperol sarà ospitata negli spazi di uno storico palazzo veneziano in Campo Santo Stefano, con un’ampia area salotto all’aperto sulla piazza, a due passi dal ponte dell’Accademia, in una zona di grande passaggio turistico rimasta autentica e popolata dai veneziani. 

Terrazza Aperol celebra un legame profondo con uno dei riti più caratteristici della città, l’aperitivo italiano, rivisitato in chiave contemporanea attraverso la lente arancione di Aperol Spritz.

Grazie a un’originale fusione di design e vibrazioni, Terrazza Aperol è il luogo per vivere in modo unico il mood Aperol, dove si può celebrare il senso di socialità tipico di questo rito. 

Terrazza Aperol si ispira a una rivisitazione del “bacaro”

Terrazza Aperol si ispira a una rivisitazione del “bacaro” – il tipico bar veneziano – proponendo un luogo dal sapore cosmopolita, in una fluida continuità tra i diversi ambienti interni ed esterni. Un mix che parte dalle più autentiche tradizioni veneziane e aspira a diventare motore di vitalità per la città e luogo prediletto dai veneziani per la convivialità. In questo quadro, l’onda arancione di Aperol Spritz riesce ad attirare anche un pubblico internazionale.

L’intimo legame tra Venezia e l’Aperol Spritz si nota in ogni dettaglio degli arredi: dal pavimento in legno ricavato dalle “briccole”, pali di navigazione recuperati dalla laguna, alle pareti decorate con piastrelle di vetro inserite a mano in stucco veneziano, da il soffitto che ricorda l’antico modulo di travi con incastri decorati – detto soffitto Sansovina – ai lampadari in vetro di Murano lavorato a mano. Tutti gli elementi di design sono stati reinventati da Vudafieri Saverino Partners Studio per dare una personalità unica a un locale che riflette la personalità di Aperol, la sua innata solarità e socialità espressa dal suo inconfondibile colore arancione. Rispettando lo specifico tessuto urbano che lo circonda, il luogo è stato progettato con un concept finalizzato all’utilizzo di materiali di riciclo, contribuendo a generare un impatto positivo sull’ambiente.

Particolare attenzione è stata dedicata al food concept, creato appositamente per Terrazza Aperol da Alessandro Negrini e Fabio Pisani, chef del celebre “Il Luogo di Aimo e Nadia”, che hanno ideato un menù ispirato alla tradizione veneziana, con ottimi ingredienti italiani e modulato sulla stagionalità. 

Terrazza Aperol ospiterà anche la prima linea di merchandising Aperol, interamente “Made in Veneto” e ispirata a celebrare momenti di convivialità e stare insieme.

Non solo Aperol Spritz, però. L’apertura di Terrazza Aperol è il fulcro di una serie di iniziative pensate per Venezia e la sua comunità per sostenere il recupero delle più antiche tradizioni della città. Come il progetto “Open Day Squeri”, che nel mese di luglio ha visto l’organizzazione di una serie di visite guidate gratuite e aperte a tutti a due degli squeri più importanti e antichi della città, storiche botteghe dove i maestri d’ascia costruiscono gondole e altre barche a remi in laguna , e la collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello.
Terrazza Aperol ha anche scelto di fare un vero regalo alla città: il contributo al restauro di due imbarcazioni storiche, una “Caorlina” e una “Batèlo da Nasse”’. 

L’ investimento di Terrazza Aperol è insieme un segno di speranza e una prova del suo legame con Venezia, perché la città possa ripartire anche dall’aperitivo.