Estate 2021

2 scenari per la prossima estate

  • 4 anni fa
  • 4minuti

Lo sapete, non sono un catastrofista, al contrario sono un realista/ottimista, quindi meglio prepararsi a scenari diversi la prossima estate.

Almeno due scenari che rispecchiano le possibilità che il virus venga “domato” e la vaccinazione raggiunga livelli “soddisfacenti” oppure che il virus, vedi per varianti, precauzioni, campagna vaccinale a rilento, gli stati siano costretti a mantenere le attuali restrizioni.

Due scenari che al momento richiedono un atteggiamento cauto nella programmazione e la massima flessibilità operativa di adattamento.

Una programmazione per l’estate basica, che nei prossimi mesi potrà essere modificata seguendo l’andamento dell’epidemia, con un idea più chiara di oggi, attualmente e’ chiaro che seppur ci siano dati incoraggianti soprattutto per la domanda, non ci sono dati incoraggianti per quanto riguarda la politica, in particolare per il Regno Unito e la Spagna e in alcuni paesi anche per l’andamento epidemiologico.

Quanto incideranno i ritardi dei vaccini non solo Pfizer BionTech, ma anche Astrazeneca nelle campagne di vaccinazione?

Quanto inciderà la Brexit?

Scenario 1

Condizione: Virus sotto controllo, campagna vaccinale ad uno stato “accettabile”, passaporto vaccinale/sanitario.

In questo caso si potranno effettuare i voli non solo domestici ma anche internazionali, predisponendo controlli leggeri ma affidabili.

Variabili: applicazione di severe restrizione per assembramenti (discoteche, locali ecc…) , la cosiddetta “movida”, in tutti i paesi verso i quali si aprono corridoi turistici.

Ogni paese che riapre i voli verso un altro paese, dovrà avere la garanzia che il paese di destinazione, applichi le stesse restrizione del paese di origine, in caso contrario sarà costretto ad applicare quarantene al ritorno.

Non sarà accettabile infatti, ripetere gli stessi errori dell’estate 2020, pena un riacutizzarsi dell’epidemia.

Scenario 2

Condizioni: la curva del contagio non e’ stabile, oppure non ancora a livelli di basso rischio e/o la campagna vaccinale va a rilento.

In questo caso sarà quasi impossibile che gli stati consentano corridoi di viaggio sicuri, ci sarà un alto rischio di un nuovo innalzamento dei casi.

Variabile: passaporto vaccinale, che consenta di viaggiare a chi e’ immunizzato, quanti saranno ? Gli stati si metteranno d’accordo?

Conclusioni

E’ chiaro che attualmente non possiamo rispondere a queste domande, quindi e’ impossibile programmare con sicurezza e rigidità la prossima estate, un approcio cauto e’ indispensabile.

Le compagnie aeree potranno essere costrette a tornare nuovamente ad un focus domestico, come ha fatto Volotea con ottimi risultati lo scorso anno, ma anche i vettori con più mercati come Ryanair lo ha fatto.

Secondo OAG infatti Ryanair e Wizz Air, hanno attualmente programmato una capacità dimezzata se confrontata con il 2019, easyJet al contrario più alta, con molti voli internazionali, in particolare UK-Spagna, un approccio che non sembra molto cauto.

Cosa potrà succedere la prossima estate? Vettori come Wizz Air, Ryanair, Volotea, in poco tempo riusciranno ad adattare in modo efficace il proprio network in base alle restrizioni, aggiungendo o togliendo, destinazioni e/o frequenze, mentre ci domandiamo se: easyJet riuscirà a farlo in modo efficiente, dimostrando una resilienza che nel 2020 ha dimostrato di non avere.

Avrà successo una programmazione cauta ma flessibile che prende atto delle variabili presenti ancora oggi, o una programmazione completa che non tiene conto della situazione attuale?

easyjet, e’ stata costretta a riassumere personale stagionale in UK, in vista della stagione estiva, per poter garantire la capacità programmata, ma con quali garanzie ?

Perché dico questo ? Perché easyJet dovrà dimostrare di avere imparato dagli errori della scorsa estate, e aver nel frattempo intrapreso al suo interno una riorganizzazione in termini di flessibilità ed efficienza, Wizz Air, Ryanair, Volotea, al contrario hanno già dimostrato di potersi adattare meglio a “imprevisti” sempre più “prevedibili”.

Quindi una capacità pianificata attualmente più bassa non e’ un sintomo di allarme, ma semplicemente di una visione cauta, avendo la garanzia di poter in brevissimo tempo, adattare l’intero network agli scenari che ci aspetteranno in primavera/estate.

Rispondi