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Volo easyjet Londra LGW Milano MXP cancellato il 26…

  • 5 anni fa
  • 6minuti

Giornate di traffico intenso nei cieli europei ma in particolare in quelli londinesi, forti disagi stanno colpendo da giorni i passeggeri in arrivo e partenza, con forti ritardi.

Ieri sera easyJet è stata costretta a cancellare un volo da Londra Gatwick a Milano Malpensa, non è stato  possibile operare il volo in quanto il personale di bordo aveva raggiunto il numero massimo di ore e la situazione operativa della giornata non ha permesso di sostituire ne l’equipaggio ne l’aeromobile.

L’aeroporto di Gatwick era nel caos, difficile trovare un posto per sedersi, code nei ristorante e nei negozi, una giornata davvero critica.

L’intensificazione del traffico aereo durante il periodo delle vacanze estive, in particolare nei mesi di luglio e agosto, nello spazio aereo europeo, già in una situazione di difficile gestibilità, rende difficile risolvere sempre situazione di questo tipo, che si possono verificare.

Nel profilo Twitter di easyJet il vettore aveva comunicato ai propri clienti anche tramite app del problema meteo:

E si è subito attivata per rispondere alle numerose richieste di assistenza dei passeggeri coinvolti, ma non è stato possibile rispondere a tutti e in breve tempo.

Anche lo scalo aeroportuale di Gatwick, come gli altri aeroporti londinesi, allertavano i passeggeri segnalando i problemi che si stavano verificando nel loro spazio aereo e negli scali aeroportuali della città, per un problema tecnico al controllo del traffico:

Ogni compagnia aerea in questi casi, cerca di ridurre al minimo i disagi dei passeggeri ed il numero di passeggeri coinvolti, evitando nel contempo un ulteriore impatto sull’operativo.

In questi due mesi l’intera flotta di una compagnia, esclusi gli aeromobili di backup, sono sfruttati al massimo per garantire maggiori frequenze nei mesi più profittevoli per il mercato aereo.

Potrebbe non essere possibile quindi in giornate come queste, quando i ritardi sono molti, riuscire a gestire tutti i ritardi, costringendo il vettore come in questo caso a cancellare alcuni voli, per motivi diversi, o direttamente imputabili alla compagnia o più spesso causati da fattori esterni.

Nel caso del volo per Malpensa non è stato possibile riprogrammare il volo ne far ripartire l’aeromobile da Malpensa per Londra (che doveva tornare in base con il volo cancellato), perchè probabilmente o non era disponibile un equipaggio in Stand By o si correva il rischio di intaccare anche l’operativo del giorno seguente.

I passeggeri del volo per Milano MXP di ieri sera sono stati chiamati al gate 52, per chi conosce l’aeroporto di Gatwick capirà il perchè di questa mia precisazione.

Il volo era previsto per le 20:15, intorno alle 20:25 sono stati avvisati che il volo sarebbe stato cancellato e sono state date tutte le informazioni utili per richiedere il rimborso, un nuovo volo e la sistemazione offerta da easyJet per la notte.

Io ero presente, si è verificato un problema che non è stato facile da gestire in quanto pochi dei passeggeri parlavano inglese e anche se l’operatore al gate ha svolto il suo lavoro con professionalità, mantenendo sempre la calma, nonostante l’agitazione motivata dei passeggeri, gli stessi non riuscivano ne a capire la causa del problema ne ad ascoltare le possibili alternative, senza comprendere che non vi era alcuna possibilità di ripartire per Milano, ne la sera stessa ne il giorno successivo.

Inizialmente sono stati invitati a riproteggersi su un volo successivo, ma si sono subito accorti che almeno fino a lunedì non sarebbe stato possibile, in quanto i voli easyJet erano tutti pieni, non dimentichiamoci che è un weekend estivo per due destinazioni molto gettonate.

La risposta dell’addetto di terra è stata, tornate in treno, arrangiatevi voi, purtroppo non è possibile fare altrimenti e la compagnia vi rimborserà delle spese sostenute.

Nel frattempo ricordava la procedura da effettuare dalla app o dal sito easyjet per richiedere una camera per la notte, ma a causa dei problemi su Londra e il gran numero di turisti in città, la disponibilità di camere del sito erano esaurite e quindi si sono dovuti arrangiare da soli, con non poche difficoltà.

Un passeggero di un gruppo che si creato per aiutarsi a vicenda, mi ha riferito di dover restare a Londra fino a lunedì, in quanto confrontando il costo di un volo acquistato all’ultimo momento era così alto da rendere più economica la permanenza a Londra fino a Lunedì, così come l’alternativa treno, che vista la distanza non dovrebbe essere un alternativa.

La situazione in uno degli hotel

L’hotel The Russ Hill Hotel a pochi km dall’aeroporto, in cui ha pernottato, è stato uno degli hotel inondanti di prenotazioni all’ultimo momento,  che non è riuscito a soddisfarle tutte.

Questa mattina Alessandro, uno dei passeggeri ha chiesto alla reception un po di dati, l’hotel dispone di 190 camere, solo nella serata di ieri, sono state effettuate circa 70 prenotazioni, tra i passeggeri non solo quelli coinvolti nella cancellazione del volo per Milano

Alessandro insieme ad un altro gruppetto di persone, sono stati gli ultimi a riuscire a prenotare, e circa 12 persone hanno dormito nella lounge dell’hotel.

Le reazioni del passeggero: l’importanza di una comunicazione efficace

L’addetto al gate ha fatto bene il suo lavoro,  non poteva fare di più, ma ho anche avuto la conferma che il messaggio che voleva comunicare easyJet ai propri passeggeri è arrivato solo in parte.

Il passeggero non può conoscere ogni dettaglio della pianificazione operativa compresi i vincoli dei contratti di lavoro, come ad esempio il limite orario e non riesce a giustificare il vettore in quanto non è a conoscenza e non ha la propensione a comprendere i meccanismi che si attivano in caso di delay, quando l’operativo, anche per motivi esterni alla compagnia, subisce un brusco cambiamento in alcuni casi anche con la cancellazione di voli o forti ritardi.

Non sa che in quel momento a Luton nella sala controllo di easyJet stanno lavorando per trovare un modo per diminuire il ritardo ed evitare la cancellazione del volo, ad esempio con gli aerei di backup e gli equipaggi in Stand-By o in airport Duty.

Non sa inoltre che se quell’aereo fosse partito da Malpensa correva il rischio di non ripartire più da Londra se non il giorno dopo, provocando una “reazione a catena” in quanto quell’aeromobile poteva essere già in planning per operare un volo da MXP (base dell’aeromobile) la mattina successiva.

Non si rende conto che in particolari giornate come queste, con spazio aereo affollato, condizione meteo avverse, bisogna sempre mettere in preventivo che tutto può succedere...

Quindi posso comprendere il disagio dei passeggeri, ma a difesa di easyJet non posso che confermare la corretta decisione presa dalla compagnia.

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