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Baleari e Canarie: crollo delle prenotazioni

  • 3 anni fa
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Se il governo spagnolo avesse puntato ad un estate tranquilla, senza aprire a chiunque le sue località turistiche, in particolare le isole, nella “disperata” ricerca di turisti, forse anche le isole avrebbero vissuto un estate semi normale.

Ed invece non è così come dimostrano gli albergatori che riferiscono al Preferente, di un forte calo delle prenotazioni dai mercati più forti come la Germania, dovuto ad un impennata dei nuovi casi di Covid-19, a causa di diversi fattori, tra cui le poche restrizioni in ingresso e la mancanza di severe restrizioni durante la permanenza dei turisti, il caso più conosciuto è il gigantesco focolaio di studenti spagnoli che si sono riversati nell’isola, per festeggiare la maturità, senza adeguati controlli, anche da parte degli albergatori.

Sia Maiorca che Minorca e Tenerife hanno registrato un graduale aumento negli ultimi giorni di nuovi contagi giornalieri fino a superare i 300, passando dai meno di 100 di pochi giorni fa. Nel caso di Palma si attribuisce all’autorizzazione del consiglio comunale un mega concerto in Plaza de Toros dedicato ai giovani.

Governo spagnolo ed albergatori, hanno spinto eccessivamente per un apertura eccessiva, cercando di acquisire quote di altre destinazioni come Grecia ed Italia ad esempio, che invece sono state più severe, ma non solo, perchè l’inserimento delle isole spagnole nella lista verde del Regno Unito, doveva mettere in guarda e far prevedere un aumento dei casi, che poteva essere in parte prevenuto con adeguate misure alle frontiere, per permettere un accesso controllato, oltre che a misure più dure durante il soggiorno.

Errori che lo scorso anno sono stati già fatti in Europa e che dovevano essere evitati, un apertura ragionata doveva prevalere su un apertura “disperata”, comprensibile la necessità per l’isola di riaprirsi al turismo, incomprensibile non averlo fatto con linee guide severe affinché la stagione estiva potesse arrivare al termine nel migliore dei modi possibile.

La politica ancora una volta doveva mediare, mantenendo un dialogo con l’industria del turismo locale, non abbassando la guardia.

Sebbene con il vaccino, anche un numero di casi di nuovi positivi più alto della scorsa estate, sia accettabile e non più preoccupante, la pandemia non è finita, la vaccinazione di massa non è stata completata.

E’ quindi ancora indispensabile la massima attenzione, seppur sia possibile un estate quasi normale, necessario un approccio comune a livello europeo e per gli spostamenti, misure più semplice ma severe, penso che sia più che giusto ora che chiunque ha accesso alla vaccinazione, che ai turisti vaccinati siano date maggiori possibilità. l’unico criterio che dovrebbe essere applicato per gli accessi, anche alle strutture ricettive dovrebbe essere, chiunque possa garantire il minimo rischio sanitario, che ricordo non è possibile azzerare al momento, può accedere, qui la politica e l’industria del turismo dovrebbe fare un passo indietro e pensare solo a questo, perchè ciò che sta accadendo non smetterò mai di ripeterlo, era assolutamente prevedibile.