
Venezia: dopo i numeri record, il calo era inatteso?
Venezia, la Serenissima, continua a essere un magnete per i visitatori di tutto il mondo, ma il suo rapporto con il turismo è in una fase di profonda trasformazione, dominano gli alloggi privati, cresce quota di mercato del segmento del lusso.
Se il 2024 ha segnato un anno record per arrivi e presenze, i primi mesi del 2025 stanno mostrando segnali economici preoccupanti, spingendo la città a riconsiderare il il suo approccio verso il turismo. Ma quello che gli albergatori e gli analisti devono chiedersi, questo calo era davvero inatteso o dovevamo aspettarci un naturale assestamento dopo il boom post Covid?
Un Boom Seguìto da una Frenata Economica
Il successo del 2024 ha confermato l’immutato fascino di Venezia. Tuttavia, l’euforia è stata temperata dai dati del primo semestre 2025: il report dell’AVA (Associazione Veneziana Albergatori) rivela un calo del 20% negli incassi per le strutture ricettive del centro storico e del 7% in terraferma.
Chi vive Venezia, si è accorto di questo calo, notando meno turisti tra le calli, ma se ne sono accorti anche gli albergatori, con un numero inferiore di pernottamenti, anche se chi sceglie di pernottare a Venezia o Mestre, ha allungato la sua permanenza.


Anche i fattori macroeconomici come i conflitti geopolitici, le guerre commerciali e le fluttuazioni valutarie che influenzano la spesa turistica globale, hanno influito, ma dopo un boom e i numeri record dello scorso anno, non ci si può aspettare una costante crescita, in una destinazione come Venezia, già matura e meta consolidata, dove l’overtourism è un problema.
Gli statunitensi rimangono il gruppo più numeroso, seguiti da francesi, tedeschi, canadesi, australiani, messicani e brasiliani. Si osserva inoltre un promettente ritorno dei turisti cinesi, segno di una ripresa dei flussi dall’Asia.
L’Ombra Lunga dell’Overtourism e le Pressioni Ambientali
Anche se i recenti cali negli incassi potrebbero suggerire una tregua, il problema dell’overtourism rimane una minaccia incombente. Con circa 11 milioni di presenze annue e oltre 14.000 turisti per chilometro quadrato, Venezia è un caso di studio globale sugli effetti del turismo di massa.
La pressione sulle infrastrutture, l’ecosistema lagunare e la qualità della vita dei residenti è palpabile, con la popolazione locale che si è quasi dimezzata dal 1977. La crescente “turismofobia” tra i residenti e il rischio che la città si trasformi in una mera “vetrina” per i turisti sono preoccupazioni costanti.
A ciò si aggiungono le sfide ambientali. Un recente rapporto di Legambiente ha evidenziato un peggioramento delle performance ambientali di Venezia, che è scivolata di 28 posizioni nella classifica nazionale. Problemi come l’inquinamento dell’aria, la gestione idrica, il consumo di suolo e le lacune nella mobilità ciclabile e nelle energie rinnovabili sono acuiti dall’eccessivo afflusso turistico.
Il Contributo d’Accesso: Uno Strumento per la Gestione dei Flussi
Per cercare di mitigare l’impatto del turismo giornaliero, Venezia ha introdotto un “Contributo d’accesso” per i visitatori occasionali. Dopo una fase sperimentale nel 2024, la misura è stata confermata per il 2025. Il pagamento (5 o 10 euro) è richiesto solo in 54 giorni specifici dell’anno, dalle 8:30 alle 16:00.
Non si tratta di un “numero chiuso” rigido, ma di un sistema di prenotazione online tramite un portale dedicato (cda.ve.it) per ottenere un QR Code. Sono previste numerose esenzioni, inclusi i pernottamenti in città, i residenti in Veneto, i minori di 14 anni e i lavoratori pendolari. Le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo possono essere significative. La misura non si applica alle isole minori come Lido, Murano o Burano, che rimangono liberamente accessibili.
Su questo specifico argomento, c’è chi si chiede se sia stata fatta una comunicazione efficace, o che invece abbia potuto avere un effetto “frenante” sulle prenotazioni, anche se è ben chiaro che chi sceglie di pernottare a Venezia o Mestre, è esonerato dal pagamento del contributo.
Sicuramente si potrà lavorare su una comunicazione ancora più efficace per favorire il turismo di qualità e sfavorire il mordi e fuggi, ma il turismo di qualità, quello che può permettersi di pernottare in una città molto cara come Venezia, è sicuramente più limitato, quindi un assestamento dopo il boom è fisiologico, la crescita continua su Venezia non è realistica.
Dominano gli Alloggi Privati, Ma il segmento luxury cresce

L’aeroporto di Venezia continua ad assistere ad una crescita dei collegamenti a lungo raggio, con nuove destinazioni negli Stati Uniti, un volo diretto dalla Cina, che forse nel breve periodo vedrà una seconda destinazione collegata con il Marco Polo, di sicuro rendono Venezia più facilmente raggiungibile.
Qui a sinistra il grafico che rappresenta in modo plastico, come si suddividono le presenze tra le strutture ricettive1.
Dati contrastanti tra Cina, Canada e USA2:
- USA: in continua crescita con 124.831 + 1,7%
- Cina 34.192 presenze in calo del 2,9%, nonostante il volo diretto dalla Cina.
- Canada: 11.937, in calo del 1,3$, nonostante un aumento di capacità.
Verso un Futuro di Turismo Consapevole
Venezia sta puntando a un modello di turismo più sostenibile e responsabile. Campagne come #Detourism del Comune mirano a educare i visitatori, incoraggiandoli a esplorare percorsi meno battuti, le isole della laguna e la terraferma, e a supportare l’artigianato locale.
Il calo degli incassi nel 2025, il calo dei pernottamenti, più che un segno di crisi, sembra indicare una stabilizzazione del mercato dopo il post-pandemia. Questa fase di assestamento offre un’opportunità cruciale per affinare le strategie di gestione e consolidare un modello di turismo che bilanci l’attrattività globale di Venezia con la necessità di preservarne l’unicità, l’ambiente e la vita dei suoi residenti. Il successo di queste iniziative determinerà il futuro di una delle città più amate e fragili del mondo.
- Dati del sistema statistico della Regione Veneto: https://statistica.regione.veneto.it/jsp/venezia.jsp?comune=Venezia&periodo=202504&B1=Visualizza+il+report ↩︎
- Dati del sistema statistico regionale della Regione Veneto: https://statistica.regione.veneto.it/jsp/venezia_dettaglio.jsp?comune=Venezia&mov=A&periodo=202504&struttura=Alberghieri ↩︎
Un altro strumento importante per reperire dati utili, è l’Osservatorio del Turismo Regionale Veneto Federato, ovvero il sistema condiviso di informazioni e monitoraggio, regolato da un preciso sistema di governance, che consente di approfondire la conoscenza di fenomeni turistici sulla base dell’analisi di dati e informazioni attendibili e selezionate.