Aeroporti di Roma ADR

ADR celebra la Giornata Mondiale del Passeggero a Fiumicino

Aeroporti di Roma (ADR), parte del Gruppo Mundys, ha aderito alla Giornata Mondiale del Passeggero Aereo, iniziativa promossa da Aéroports de la Côte d’Azur, aeroporto controllato da Mundys, e giunta alla sua seconda edizione, coinvolgendo 28 scali internazionali.

L’adesione conferma l’attenzione di Aeroporti di Roma e di Mundys, verso l’innovazione e il miglioramento continuo dell’esperienza del viaggiatore.

L’impegno di ADR per la qualità dei servizi offerti ai passeggeri è stato riconosciuto a livello globale: l’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino è stato premiato per l’ottavo anno consecutivo da ACI World come miglior scalo d’Europa per la qualità dei servizi.

L’Arte come Strumento di Connessione Territoriale

Per celebrare la ricorrenza, Fiumicino ha ospitato la presentazione dell’installazione “Un ritratto di chiunque a Roma” dell’artista concettuale Daniele Sigalot, già noto per la scultura Master of Mistakes esposta al Terminal 1.

L’opera presentata è una grande mappa di Roma incisa su acciaio lucido. L’installazione è stata utilizzata come sfondo per un shooting fotografico a disposizione dei passeggeri in transito durante la giornata. I viaggiatori hanno potuto farsi fotografare riflettendosi nell’opera e ricevere un’elaborazione digitale dell’immagine, dove la propria figura si mescola con la topografia della città. L’iniziativa mirava a offrire un’esperienza legata all’identità del territorio da condividere sui social media.

Giovanna De Cesare, Head of Corporate Communications, Brand Identity, Partnership, Events & CSR di Aeroporti di Roma, ha sottolineato come l’adesione alla Giornata ribadisca l’impegno dello scalo a integrare l’esperienza aeroportuale con l’arte e la cultura, vedendoli come strumenti di relazione e connessione con il territorio. L’opera di Sigalot è stata citata come esempio di questo approccio, arricchendo i Terminal e invitando il passeggero a un momento personale e riflessivo.

Daniele Sigalot ha commentato che l’opera nasce dal concetto di scambio reciproco tra persone e città. Collocare “Un ritratto di chiunque a Roma” in aeroporto significa porre i passeggeri nel punto in cui il loro volto, riflettendosi sulla mappa incisa, viene alterato dalla topografia urbana.