A4E

Riforma dei diritti dei passeggeri: le compagnie aeree avvertono…

A4E in merito alla riforma dei diritti dei passeggeri, avverte l’UE, “biglietti a rischio raddoppio e competitività in pericolo”… non vi sembra un pò “tanto” esagerato? Qual’è lo scopo? Creare “allarmismo” ingiustificato per un interesse puramente economico.

L’industria dell’aviazione europea ha espresso una ferma e unitaria opposizione alle proposte di revisione del Regolamento UE 261/2004 sui diritti dei passeggeri, descrivendole come una “lista dei desideri dorata che l’Unione Europea non può permettersi“. In un dettagliato documento di posizione, le compagnie aeree avvertono che le modifiche avanzate dal Parlamento Europeo, sebbene animate dall’intento di proteggere i consumatori, rischiano di avere conseguenze devastanti.

Nota importante per la lettura: il testo con questa formattazione, sono commenti dell’autore a quanto dichiarato da A4E.

Un Onere Finanziario Inostenibile per Passeggeri e Compagnie

Il cuore dell’allarme lanciato dal settore risiede nei numeri. Secondo un’analisi d’impatto, i costi attuali del Regolamento 261, legati principalmente alle compensazioni per ritardi e cancellazioni, ammontano già a 8 miliardi di euro all’anno (in compensazioni ai passeggeri che ricevono giustamente in caso di ritardi superiori alle 3 ore o la cancellazione del volo, se entrambi i disagi sono causati dal vettore). Le proposte del Parlamento, definite “eccessive“, farebbero schizzare questa cifra a oltre 15 miliardi di euro annui. (la proposta del parlamento si limita a ridurre il rischio che un vettore trovi una scusa per escludere la sua responsabilità).

Questo aggravio dei costi, secondo le compagnie, non potrebbe essere assorbito in un settore con margini di profitto notoriamente sottili (peccato che i vettori più efficienti, comne Ryanair ad esempio, stanno registrando margini record.) L’impatto ricadrebbe direttamente sui consumatori, con un aumento del costo per passeggero stimato da 5 a 10 euro per ogni singola tratta di volo (anche se fosse, un aumento anche di 5 euro a tratta, per un bagaglio a mano aggiuntivo, è più che accettabile). In un momento in cui i cittadini europei affrontano una persistente crisi del costo della vita e considerano l’accessibilità economica la priorità assoluta nella scelta di un viaggio, un simile aumento minerebbe uno dei pilastri del Mercato Unico dell’Aviazione: i viaggi aerei a prezzi accessibili (discutibilema quando i vettori applicano tariffe elevate, in seguito all'automatica applicazione della legge domanda e offerta, ad esempio nei mesi estivi, perchè per lòro non è un problema?).

Il documento evidenzia una palese sproporzione rispetto ad altri settori dei trasporti. Mentre i passeggeri aerei ricevono compensazioni per miliardi, l’intero settore ferroviario europeo eroga tra i 300 e i 500 milioni di euro all’anno, nonostante un volume di viaggiatori significativamente superiore (ma ritardi e cancellazioni notevolmente inferiori).

“Un Tradimento dell’Intento Originale della Riforma” afferma A4E

L’industria aerea ricorda che l’iniziativa di revisione del Regolamento 261, avviata quasi quindici anni fa, era nata dalla necessità di riequilibrare una normativa che si era rivelata eccessivamente onerosa e complessa. L’obiettivo era trovare un punto di incontro più giusto tra la protezione dei passeggeri e la sostenibilità operativa delle compagnie. Le attuali proposte, tuttavia, si muovono nella direzione diametralmente opposta, minacciando di rendere il quadro normativo ancora più sbilanciato e appesantito da una burocrazia che già oggi costa al settore circa 1,5 miliardi di euro all’anno( solo perchè la Commissione ha giustamente ed evidentemente pensato che innalzare da 3 a 5 ore la soglia accettabile per il ritardo avrebbe aperto la strada ad una maggiore "libertà" dei vettori ad agire meno per ridurre i ritardi ai danni del passeggero, favorendo il loro margine e scelte a favore del vettore).

Il timore è che l’introduzione di nuovi concetti e regole complesse non farà altro che alimentare un’altra ondata ventennale di contenziosi legali, dopo gli oltre 80 casi già decisi dalla Corte di Giustizia dell’UE, un record per un singolo atto legislativo europeo (solo perchè la commissione vuole assicurare che i vettori non possano utilizzare "scuse" per evitare di pagare la compensanzione).

Le Vere Priorità dei Passeggeri e le Proposte dell’Industria, secondo A4E

Le compagnie aeree esortano le istituzioni UE a rimettere al centro ciò che i passeggeri desiderano veramente in caso di disservizio. Basandosi su studi e sondaggi, il settore afferma che le priorità dei viaggiatori non sono le compensazioni monetarie, ma piuttosto:

  1. Ricevere informazioni chiare e tempestive.
  2. Ottenere assistenza adeguata (pasti, bevande, alloggio).
  3. Arrivare a destinazione, secondo il principio del “meglio tardi che mai”.(ma sicuramente non sono felici di aspettare i "comodi" del vettore anche 5 ore, ovvero alzando il limite si "consente" al vettore di risolvere il "problema" che ha causato il ritardo non più in 2 ore e 59 minuti ma in 4 ore e 59 minuti, dubito che un passeggero sia felice di aspettare 5 ore in aeroporto pur di partire, è evidente che preferirebbe tornare a casa, partire il giorno dopo e ricevere 300 euro o dormire una notte in hotel rimborsato dal vettore quando è sua la "colpa" e ricevere 300 euro.)

Partendo da queste premesse, l’industria ha delineato le sue priorità per una riforma che sia pragmatica e sostenibile:

  • Aumentare le soglie di ritardo per la compensazione: Prolungare le soglie di ritardo (ad esempio a 5 e 9 ore, come proposto in passato dal Consiglio) darebbe alle compagnie il tempo operativo necessario per risolvere un guasto tecnico o far arrivare un aereo sostitutivo, incentivando così il completamento del viaggio anziché la sua cancellazione. Con le soglie attuali, specialmente su rotte lunghe, diventa economicamente insostenibile gestire un recupero del volo, spingendo verso la cancellazione. (molto discutibile)
  • Definire chiaramente le “circostanze eccezionali”: L’assenza di una definizione chiara ha generato anni di incertezza legale. È necessaria una lista vincolante, ma non esaustiva, di eventi che esonerano dal pagamento della compensazione, come guasti tecnici imprevisti legati alla sicurezza del volo, per ridurre i contenziosi e garantire un’applicazione uniforme in tutta l’UE. (giusto)
  • Salvaguardare la libertà tariffaria e i modelli di business: Le proposte di regolamentare i servizi accessori, come il bagaglio a mano, sono viste come un’ingerenza dannosa (non potevano dire il contrario trattandosi di margini notevoli per i vettori, ma prima del Covid?). Le compagnie sostengono che la possibilità di “spacchettare” l’offerta permette di mantenere basse le tariffe base per i passeggeri più sensibili al prezzo. Le regole sul bagaglio a mano, inoltre, sono uno strumento per gestire in modo efficiente lo spazio limitato nelle cappelliere e accelerare le operazioni di imbarco (non potevano dire il contrario trattandosi di margini notevoli per i vettori, ma prima del Covid?). Allo stesso modo, le clausole “no-show” sono ritenute fondamentali per proteggere la connettività delle regioni periferiche ed evitare pratiche di “hidden city ticketing” che minerebbero la sostenibilità delle rotte con scalo.
  • Ridurre la burocrazia, non aumentarla: Le proposte di rendere automatici i rimborsi e l’erogazione dell’assistenza sono giudicate irrealizzabili e controproducenti. I casi sono spesso complessi e richiedono una valutazione individuale. Un’automazione forzata aumenterebbe le richieste non idonee e priverebbe i passeggeri della flessibilità di scegliere la soluzione più adatta alle loro circostanze. (Servono regolo e procedure chiare, insieme a regolamenti giusti ed equi, non solo a vantaggio dei vettori)

In conclusione, l’industria aerea chiede un ritorno al pragmatismo, invitando i legislatori a creare una normativa che protegga efficacemente i passeggeri senza compromettere l’accessibilità, la connettività e la competitività di un settore vitale per l’economia europea (condivisibile, se non fosse che a me sembra che tutto ciò che chiedono i vettori sono a favore del vettore e non del passeggero, servono regolo e procedure chiare, insieme a regolamenti giusti ed equi).

Il testo completo

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