Wizz Air
Wizz Air: crisi motori potrebbe protrarsi oltre 2027
La crisi legata ai motori difettosi di Pratt & Whitney continua a tormentare il settore dell’aviazione, e Wizz Air non fa eccezione.
La compagnia aerea low-cost ha recentemente espresso cautela riguardo alla piena risoluzione dei problemi che stanno affliggendo la sua flotta, dichiarando che l’obiettivo di terminare i disagi legati ai motori entro la fine del 2027 non è una “garanzia assoluta“. L’ammissione è arrivata dal Chief Financial Officer (CFO) di Wizz Air, Ian Malin, durante la conferenza ISTAT (International Society of Transport Aircraft Trading) tenutasi a Praga.
Malin ha delineato un piano ambizioso per rimettere in servizio l’intera flotta entro il 2027, ma ha subito aggiunto che si tratta di un obiettivo “impegnativo” e non privo di incertezze.
Una Dipendenza Critica dal Produttore
La radice del problema risiede nei motori Pratt & Whitney GTF (PW1000G), che equipaggiano la maggior parte degli Airbus A320neo e A321neo di Wizz Air. Questi motori sono stati richiamati per ispezioni e riparazioni prolungate a causa di un difetto di fabbricazione legato alla contaminazione del metallo in polvere.
Wizz Air si trova in una posizione difficile, “alla mercé del produttore“, come ha sottolineato Malin. Nonostante gli sforzi interni, la compagnia non ha il pieno controllo sui tempi di riparazione e sulla disponibilità dei pezzi di ricambio. Attualmente, Wizz Air ha ancora 38 aerei a terra, un numero che sebbene sia diminuito dal picco di quasi 60, rimane significativo e incide pesantemente sulla capacità operativa.
Colli di Bottiglia nella Catena di Fornitura
Una delle maggiori frustrazioni per Wizz Air, e per altre compagnie aeree colpite, è la persistenza dei colli di bottiglia nella catena di fornitura di Pratt & Whitney. Secondo Malin, i tempi di riparazione complessivi non stanno migliorando, il che rende difficile prevedere con certezza una data di ritorno alla piena operatività.
Questa situazione costringe Wizz Air a mantenere un approccio estremamente prudente sulle previsioni di ripristino della flotta. Mentre l’obiettivo 2027 funge da tabella di marcia per la ripresa operativa e finanziaria, la realtà della dipendenza da fattori esterni al controllo della compagnia impone una cautela significativa sulla possibilità di rispettare tale scadenza. L’industria osserva con attenzione, sperando che i produttori di motori riescano a superare le sfide logistiche e produttive in tempi più brevi.