El Al
TLV: Ryanair capricciosa, Wizz raddoppia, El Al spaventata
Il panorama aereo israeliano si delinea per la prossima stagione invernale all’insegna di un netto contrasto e degli sviluppi del genocidio in atto in Palestrina. Ryanair fa i capricci e non volerà nella Winter, Wizz Air conferma il suo ritorno, con una maggiore capacità, El Al spaventata per una possibile espansione di Wizz, con una base a TLV.
El Al non è solo spaventata dell’ingresso di un vettore low cost con l’apertura di una base, che neanche Ryanair ha mai avuto, ma arriva addirittura a sollevare dubbi sulla sicurezza deo vettori LCC europei. Ma a questo punto ci chiediamo se Israele non debba essere isolata e cancellata come destinazione turistica, visto che El Al si ritiene sicura, perchè i suoi aerei sono dotati di sofisticati sistema antimissile, perchè se un vettore li deve utilizzare, volare nei suoi aeroporti e soggiornare in una delle sue destinazioni nel suo paese, forse non è mai stato sicuro?
Ryanair non rientra: il braccio di ferro sugli slot e sul terminal
L’assenza di Ryanair dai cieli di Tel Aviv è il risultato di un duro braccio di ferro con l’Aeroporto Ben Gurion (TLV), incentrato sull’allocazione degli slot di volo e sulla mancata disponibilità del Terminal 1 (T1), la struttura a basso costo.
Il vettore Ultra Low Cost (ULCC) ha accusato TLV di aver rifiutato di confermare i suoi slot storici per l’estate 2026 e di non garantire l’accesso continuativo al T1, chiuso più volte dopo la sospensione generale dei servizi internazionali. La controversia è essenzialmente economica: essere costretti a operare dal Terminal 3 (T3), con le sue tariffe più elevate, “mina alla base il nostro modello low cost,” ha affermato un portavoce della compagnia. Ryanair insiste nel chiedere che, anche operando temporaneamente al T3, i voli siano comunque fatturati alle tariffe agevolate del T1.
“Siamo stanchi che i nostri voli a basso costo vengano ripetutamente ostacolati dall’Aeroporto Ben Gurion,” è stata la dura conclusione del vettore irlandese, che preferisce l’astensione piuttosto che compromettere la propria struttura dei costi.
Wizz Air raddoppia: oltre 1 milione di posti e un piano per l’apertura di una base?
Mentre il suo principale concorrente si defila, Wizz Air non solo mantiene la rotta, ma accelera la sua espansione. La compagnia ungherese ha annunciato un’offerta di oltre un milione di posti da e per Tel Aviv per l’inverno 2025/2026, segnando un aumento della capacità di oltre il 240% rispetto all’anno precedente.
Wizz Air si consolida così come il più grande vettore low-cost non israeliano in città e questi numeri sono solo il preludio a obiettivi ancora più ambiziosi. La compagnia punta ad aprire una propria base a Tel Aviv nell’aprile 2026 e a diventare il principale vettore europeo in ingresso nel Paese. Questo massiccio incremento di capacità dimostra la fiducia di Wizz Air nel potenziale a lungo termine del mercato israeliano.
L’impegno invernale si concretizza in 18 rotte dirette che collegano Tel Aviv a destinazioni in tutta Europa, come dettagliato nell’operativo che segue:
| Destinazione | Paese | Frequenza Settimanale |
| Budapest | Ungheria | Fino a 16 voli |
| Bucarest | Romania | 14 voli |
| Roma Fiumicino | Italia | Fino a 11 voli |
| Milano Malpensa | Italia | Fino a 11 voli |
| Sofia | Bulgaria | Fino a 8 voli |
| Larnaca | Cipro | Fino a 8 voli |
| Atene | Grecia | 7 voli |
| Londra Luton | Regno Unito | 7 voli |
| Vienna | Austria | Fino a 7 voli |
| Varsavia | Polonia | 5 voli |
| Cracovia | Polonia | 5 voli |
| Vilnius | Lituania | Fino a 5 voli |
| Napoli | Italia | 3 voli |
| Iași | Romania | Fino a 3 voli |
| Cluj-Napoca | Romania | Fino a 3 voli |
| Varna | Bulgaria | Fino a 3 voli |
| Salonicco | Grecia | 3 voli |
| Venezia | Italia | Fino a 2 voli |
L’allarme di El Al: La questione della sicurezza e della concorrenza
L’aggressiva strategia di crescita di Wizz Air sta intensificando le preoccupazioni della compagnia di bandiera, El Al Israel Airlines. El Al ha chiesto al governo di respingere i piani per l’apertura della base di Wizz Air, lanciando un avvertimento sui potenziali danni alla resilienza nazionale in un momento geopolitico delicato.
La critica principale di El Al si concentra sulla concorrenza sleale e sulla sicurezza. La compagnia sostiene che i vettori stranieri come Wizz Air beneficiano di un’esenzione dai severi e costosi requisiti di sicurezza a cui sono invece soggetti gli operatori israeliani. Per le rotte a corto e medio raggio, dove i fattori di costo sono dominanti, l’ingresso di un operatore di massa come Wizz Air, avvantaggiato da costi operativi inferiori, rappresenta una minaccia diretta alla sopravvivenza e alla quota di mercato dei vettori nazionali.
Le dinamiche in atto – il ritiro polemico di Ryanair, la spinta di Wizz Air e l’opposizione di El Al – delineano un futuro complesso per il mercato aereo israeliano, in bilico tra la necessità di promuovere il turismo e la concorrenza internazionale, e l’esigenza di tutelare la sicurezza e la capacità operativa delle compagnie aeree locali.
foto copertina: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:4X-EDN_Micha.jpg