
Trionfo Airbus ed il silenzio di Boeing al Paris…
Il Paris Air Show 2025, ha messo in luce un contrasto lampante tra i due giganti dell’aviazione mondiale. Airbus ha dominato la scena con una raffica di nuovi ordini, mentre Boeing ha mantenuto un profilo straordinariamente basso, senza annunci di nuove commesse e con i suoi massimi dirigenti assenti dall’evento.
Questa discrezione non è stata dettata solo dalla tragica ombra di un recente disastro aereo del Boeing B787 Air India, ma ha anche riflettuto una profonda e persistente crisi di fiducia che il costruttore americano sta affrontando nel settore.
Airbus: oltre 300 ordini a segno
Airbus ha saputo capitalizzare appieno il palcoscenico parigino, chiudendo il salone con oltre 300 ordini tra impegni fermi e memorandum d’intesa. Questo risultato impressionante sottolinea la robusta domanda per la sua gamma di aeromobili Airbus, dai widebody a lungo raggio, sempre più efficienti, ai modelli a corridoio singolo, estremamente versatili.

Tra gli accordi più significativi che hanno contribuito a questo successo, spiccano:
- STARLUX Airlines (Taiwan): un ordine fermo per 10 A350-1000 aggiuntivi, consolidando ulteriormente la sua flotta interamente Airbus per le operazioni a lungo raggio.
- EGYPTAIR: un ordine fermo per 6 A350-900 supplementari, portando a 16 il totale degli A350 in ordine per la compagnia di bandiera egiziana, in linea con i suoi ambiziosi piani di espansione.
- MNG Airlines (Turchia): un Memorandum d’Intesa per 2 A350F, il nuovo aereo cargo di Airbus, segnando l’impegno di un altro importante operatore nel crescente settore della logistica aerea.
- LOT Polish Airlines: uno storico accordo per 40 A220, la prima volta che la compagnia polacca opta per aeromobili Airbus.
- AviLease (Arabia Saudita): un impegno significativo per 77 aeromobili, inclusi A350F e vari modelli della famiglia A320neo, a riprova della forte fiducia nel portafoglio prodotti di Airbus da parte del settore leasing.
- Riyadh Air (Arabia Saudita): ulteriori ordini per gli A350-1000, consolidando la presenza di Airbus nel nuovo vettore saudita.
- VietJet: un potenziale accordo per un massimo di 150 jet a corridoio singolo, un’indicazione della dinamicità e crescita del mercato asiatico.
- All Nippon Airways (ANA): un ordine per 27 aeromobili, compresi gli A321XLR, a supporto della strategia di rinnovamento della flotta della compagnia giapponese.
Il silenzio di Boeing: tra tragedia, crisi di fiducia e mancanza di grandi ordini
Al contrario, Boeing ha mantenuto un profilo estremamente basso per tutta la durata del Salone di Parigi, non annunciando alcun nuovo ordine degno di nota. Questa decisione è stata multifattoriale, combinando le immediate ripercussioni di una tragedia con una problematica più radicata di percezione e fiducia nel mercato.
La tragedia del disastro aereo del Boeing 787 di Air India, avvenuto pochi giorni prima dell’apertura del salone e che ha causato oltre 240 vittime, ha imposto una scelta strategica a Boeing. In un gesto di profondo rispetto per le vittime e per consentire la piena concentrazione sulle indagini in corso, il CEO di Boeing, Kelly Ortberg, e la responsabile di Boeing Commercial Airplanes, Stephanie Pope, hanno entrambi annullato la loro partecipazione all’evento. Ortberg ha comunicato al personale che la loro priorità era “essere con il nostro team e concentrarsi sul nostro cliente e sull’indagine in corso”.
La loro assenza e il conseguente ritiro da annunci pubblici significativi hanno impresso un tono sobrio e riflessivo alla presenza di Boeing alla fiera. Al loro stand, i visitatori hanno notato mazzi di fiori e un messaggio incorniciato che recitava: “Onoriamo coloro che sono stati colpiti dal volo Air India 171”. Un portavoce di Boeing, Turbo Sjogren, ha descritto l’atmosfera per l’azienda come “molto diversa”, sottolineando come la tragedia abbia “colpito tutti i nostri dipendenti”.
Tuttavia, è cruciale sottolineare che questa assenza di grandi ordini non è stata solo una conseguenza diretta dell’incidente. Il settore dell’aviazione sta da tempo osservando Boeing con una certa cautela. La fiducia del settore nei confronti del costruttore americano è stata scarsa negli ultimi anni, a causa di una serie di problemi di produzione e controllo qualità che hanno afflitto diversi programmi, culminati nei disastri del 737 MAX e in vari altri incidenti e ritardi di consegna.
Molti analisti e operatori del settore ritengono che, anche senza la tragedia recente, Boeing non avesse comunque grandi accordi pronti per essere annunciati al Salone di Parigi. Le compagnie aeree sono diventate più esigenti e prudenti nelle loro decisioni di acquisto, privilegiando la stabilità della produzione, l’affidabilità e la consegna puntuale, aspetti su cui Boeing ha faticato a mantenere una reputazione impeccabile. La necessità di riconquistare la fiducia dei clienti passa ora attraverso un rigoroso controllo qualità, una maggiore trasparenza e un impegno costante per la sicurezza, elementi che l’azienda deve dimostrare ben oltre il palcoscenico di un salone aeronautico.