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Paris Air Show 2025: L’Assenza del CEO Boeing

Mentre il Paris Air Show 2025 si prepara ad aprire i battenti, l’attenzione del settore e dei media è rivolta non solo agli spettacolari annunci di ordini e alle innovazioni tecnologiche, ma anche a un’assenza significativa: quella del CEO di Boeing, Kelly Ortberg

La decisione di Ortberg di non partecipare all’evento arriva sulla scia di un recente e tragico incidente che ha coinvolto un Boeing B787 di Air India, un avvenimento che, seppur grave, non ha scatenato la tradizionale “caccia alle streghe” mediatica a cui si è assistito in passato.

L’incidente del B787 di Air India: i fatti noti e l’assenza di speculazioni evidenti

Purtroppo, la settimana precedente l’apertura del Salone è stata segnata dalla notizia del disastro aereo che ha coinvolto un Boeing 787 della compagnia Air India. I dettagli dell’incidente sono ancora frammentari e, soprattutto, le cause non sono state ancora accertate.

Le autorità investigative competenti hanno avviato le indagini, un processo che per sua natura richiede tempo, rigore e l’analisi approfondita di ogni elemento disponibile, dalle scatole nere alle condizioni meteorologiche, dalla manutenzione dell’aeromobile all’operato dell’equipaggio.

In questo contesto di incertezza, è notevole e positivo come gran parte della stampa internazionale abbia mantenuto un approccio misurato e cauto. A differenza di episodi precedenti, dove la speculazione e la ricerca del colpevole erano quasi immediate, questa volta il racconto mediatico si è concentrato sui fatti noti e sul rispetto per le vittime, evitando di puntare il dito prematuramente contro Boeing o qualsiasi altra entità. Questo approccio riflette una maggiore consapevolezza che, in assenza di dati concreti forniti dalle indagini ufficiali, ogni ipotesi sulle cause è pura e dannosa speculazione.

La scelta di Kelly Ortberg e il messaggio di Boeing

La cancellazione della presenza del CEO di Boeing al Salone, così come quella del CEO di Air India, è una decisione comprensibile e, in un certo senso, doverosa.

In momenti di crisi, la leadership è chiamata a concentrarsi sulla gestione dell’emergenza, sul supporto alle famiglie delle vittime e sulla piena collaborazione con le autorità investigative. La partecipazione a un evento commerciale di tale portata, con il suo corollario di annunci e celebrazioni, potrebbe essere percepita come insensibile o inappropriata.

La scelta di Calhoun invia un messaggio chiaro: la priorità di Boeing in questo momento è la sicurezza, l’indagine e il supporto ai propri clienti e alle vittime. È un tentativo di dimostrare serietà e responsabilità in un periodo delicato, anche se l’azienda ha già affrontato intense critiche e controlli sulla sua sicurezza e qualità produttiva in passato.

Un cambiamento nel tono mediatico?

Questa moderazione nella copertura mediatica potrebbe indicare una maturazione nel giornalismo di crisi. Le lezioni apprese da precedenti incidenti e le conseguenze di una narrazione affrettata hanno forse spinto a una maggiore cautela. La complessità dei disastri aerei richiede un’analisi forense dettagliata e imparziale, e il ruolo dei media dovrebbe essere quello di informare sui progressi delle indagini piuttosto che di anticipare conclusioni.

Mentre il Paris Air Show celebra il futuro dell’aviazione, l’ombra di questo recente incidente funge da sobrio promemoria della responsabilità intrinseca a un’industria che pone la sicurezza al di sopra di ogni cosa. La strada per la verità sulle cause del disastro del B787 di Air India sarà lunga, e il compito di tutti, inclusi i media, è di attendere i fatti prima di trarre conclusioni.