Ieri, un evento significativo ha segnato la storia dell’aviazione a Denver: per la prima volta, un Airbus A380 di Lufthansa ha fatto il suo atterraggio presso il Denver International Airport (DEN).

Il gigante dei cieli è giunto direttamente da Monaco di Baviera, dove sono basati tutti gli Airbus A380 della flotta Lufthansa. L’A380, più volte considerato anche un progetto “fallimentare” di Airbus, secondo Lufthansa, permette di ridurre le emissioni per passeggero del 50%, grazie alla sua autonomia e capacità, può trasportare oltre 500 passeggeri, nella configurazione scelta da LH.

L’arrivo dell’A380 rappresenta una novità assoluta per l’aeroporto di Denver, il terzo più trafficato degli Stati Uniti, che non aveva mai accolto in servizio di linea questo iconico aeromobile. L’evento ha avuto particolare evidenza nei social e nella stampa locale, anche per la solida e duratura partnership tra i due aeroporti, una collaborazione professionale e personale che affonda le radici nel lontano 1992, inserendosi in un più ampio legame tra la Baviera e il Colorado iniziato nel 1982.

Dal volo inaugurale di Lufthansa nel 2007 e con l’adesione di United Airlines nel 2022, oltre 1,7 milioni di passeggeri hanno viaggiato tra le due città. A partire dalla fine di aprile, Lufthansa ha deciso di operare questa rotta con l’Airbus A380.

Monaco e Denver condividono non solo il ruolo di centri economici cruciali nelle rispettive regioni, ma anche una notevole somiglianza topografica: entrambe le città sono situate ai piedi di imponenti catene montuose e attraggono appassionati di attività all’aperto da tutto il mondo. Il legame tra le due città si rafforza ulteriormente grazie a una passione condivisa per la conservazione delle tradizioni locali, lo sport, gli affari, il turismo e la cultura della birra. Inoltre, collaborazioni culturali come la partnership tra la Filarmonica Bavarese e la Colorado Symphony Orchestra contribuiscono a consolidare ulteriormente questi legami.

Foto copertina: Munich Airport