Aeroporti di Roma ADR

ADR: Nuovo Sustainability-Linked Bond da €750 Milioni

Aeroporti di Roma (ADR), società controllata da Mundys, ha annunciato il successo del collocamento del suo nuovo Sustainability-Linked Bond (SLB) per un importo di 750 milioni di euro.

L’emissione ha riscosso un forte interesse a livello internazionale e da parte degli operatori specializzati in investimenti ESG (Environmental, Social and Governance), con ordini complessivi che hanno superato di tre volte l’importo offerto.

L’emissione, con una durata di circa 7 anni, è stata dedicata a investitori istituzionali e lega direttamente il costo del debito ai risultati di sostenibilità raggiunti dall’azienda.

Con questa operazione, successiva all’emissione del Green Bond inaugurale nel 2020 e ai due precedenti SLB emessi rispettivamente nel 2021 (che ha reso ADR il primo gestore aeroportuale al mondo a emettere tale strumento) e nel 2023, ADR rafforza ulteriormente la sua strategia finanziaria sostenibile. La quota complessiva di debito “ESG-labelled” di ADR supera ora il 74%.

L’elevata attrattività del credito di Aeroporti di Roma a livello globale è stata confermata dall’ampia partecipazione di investitori esteri, che hanno sottoscritto oltre l’85% del bond.

Con questa nuova emissione – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone – rafforziamo la strategia di Sustainable Financing di ADR, a sostegno del nostro piano di investimenti volto a garantire efficienza, modernizzazione e crescita sostenibile agli aeroporti della Capitale, a beneficio del Paese e del nostro territorio. Un quadro industriale e finanziario robusto e credibile ci ha permesso di investire, dal 2013 al 2024, ben 3 miliardi di euro in opere di rigenerazione e ampliamento degli scali di Fiumicino e Ciampino. Il mantenimento di una cornice abilitante stabile e affidabile ci consente di guardare al futuro con ambizione: nel 2025 prevediamo investimenti per 400 milioni di euro, in crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, propedeutici al Piano di sviluppo di medio-lungo termine, che prevede un impegno di circa 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato. Il nostro obiettivo è contribuire in modo determinante al rafforzamento del trasporto aereo nazionale, promuovere la centralità dell’Italia nelle reti globali e affermare un modello di sviluppo che coniughi crescita economica, innovazione e responsabilità verso le future generazioni.

In linea con il nuovo sustainability-linked financing framework pubblicato ad aprile 2025, l’emissione lega il costo del debito al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità (SPTs) basati su indicatori di performance (KPIs) relativi a:

  • Azzeramento entro il 2030 delle emissioni di CO2 controllate direttamente da ADR (Scope 1 e 2), con riferimento all’aeroporto di Fiumicino.
  • Riduzione del 18.9% entro il 2030, rispetto alla baseline del 2024, delle emissioni Scope 3 per passeggero derivanti dagli aeromobili in fase di rullaggio, decollo e atterraggio (landing and take-off), sempre con riferimento all’aeroporto di Fiumicino.

Per quanto riguarda gli Scope 1 e 2, il piano prevede il raggiungimento del NetZero al 2030 attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici (come la nuova Solar Farm inaugurata a gennaio, la più grande in un aeroporto europeo), l’elettrificazione della flotta di veicoli operativi e l’utilizzo di biocarburanti.

Per lo Scope 3, l’obiettivo di riduzione delle emissioni per passeggero sarà perseguito promuovendo iniziative a supporto dei programmi di decarbonizzazione delle compagnie aeree. ADR si distingue come uno dei pochi aeroporti a livello globale ad aver assunto impegni concreti nella riduzione delle emissioni Scope 3 legate all’attività aeronautica.

Queste iniziative si integrano nella strategia ESG della Capogruppo Mundys, i cui obiettivi sono stati certificati da SBTi (Science Based Target Initiative), in linea con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1.5°C, il target più ambizioso previsto dal protocollo, ad oggi adottato da un numero ristretto di gruppi nel settore aeroportuale.

L’emissione ammonta a 750 milioni di euro complessivi, con un rimborso in un’unica soluzione previsto per il 15 giugno 2032 (salvo rimborsi anticipati) e una cedola annua a tasso fisso del 3,625%. Il prezzo di emissione è stato fissato al 99,574%, con un rendimento effettivo a scadenza del 3,693%. La data prevista per il regolamento dell’emissione è mercoledì 7 maggio.

Il prestito obbligazionario, emesso nell’ambito del Programma EMTN di Aeroporti di Roma aggiornato il 17 aprile 2025, sarà quotato presso la Borsa irlandese. È inoltre atteso che al bond sia assegnato un rating in linea con quello di ADR (“Baa2” da Moody’s, “BBB-” da Standard & Poor’s, “BBB-” da Fitch).

In caso di mancato raggiungimento di uno o entrambi gli SPTs, è prevista l’applicazione di uno step-up sulle due cedole pagabili nel 2031 e nel 2032: (i) un aumento di 25 punti base (bps) per anno in caso di mancato raggiungimento di un solo SPT, o (ii) un aumento di 37,5 bps per anno in caso di mancato raggiungimento di entrambi gli SPTs.

L’operazione è stata guidata da un consorzio di banche che ha visto coinvolte, in qualità di “joint bookrunners”, Banca Akros, Barclays, BNP Paribas CIB, Crédit Agricole CIB (anche in qualità di “Sole Sustainability Structuring Agent”), IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Natixis, Société Generale e UniCredit (B&D).