“Nuove minacce” di Ryanair, questa volta alla Francia
Ryanair ha infatti “minacciato” un taglio del 50% della capacità in Francia e dinon operare su 10 aeroporti regionali, una “minaccia” che non farà sicuramente breccia sui francesi, molto probabilmente sarà un nuovo fallimento della politica “dei sussidi e dell’arroganza” di Ryanair.
L’Europa sta cambiando, molti stati ed aeroporti, non sono più disponibili ad accettare, gli ultimatum o gli “ordini” del vettore LCC di Michael O’Leary, per cui invito nuovamente Ryanair a “ripensare se stessa“, siamo stufi dei suoi modi. Ma non sono solo i sussidi il problema in Francia, Volotea o altri vettori potrebbero subentrare? Su una cosa ha comunque ragione…
Ryanair minaccia di ridurre i voli in Francia del 50% anche a causa della nuova tassazione.
Ryanair ha minacciato di ridurre i suoi voli in Francia del 50% a partire dal prossimo anno, a causa della nuova tassazione sull’aviazione commerciale recentemente approvata. Questa decisione potrebbe portare alla chiusura completa di dieci aeroporti regionali.
Il modo non è assolutamente accettabile, ma ha ragione Ryanair così come tutti gli altri vettori, ad opporsi a questa nuova “tassa facile”, che colpisce un settore che spesso viene preso di mira per “fare soldi facili” per le entrate dei tributi delle amministrazioni piccole e grandi.
Impatti e Reazioni
- Conseguenze per gli Aeroporti Regionali: Ryanair vola attualmente verso 22 aeroporti regionali in Francia, ma potrebbe ridurre questo numero a dodici. Aeroporti come Carcassonne e Limoges, che dipendono fortemente da Ryanair, potrebbero subire gravi conseguenze.
- Alternative di Ryanair: La compagnia ha dichiarato che i suoi aerei voleranno in paesi come Spagna, Polonia, Italia, Ungheria e Svezia, dove la tassa non esiste o è stata abolita.
Ryanair e i sussidi in Francia
Gli aeroporti regionali in Francia spesso ricevono sussidi governativi per mantenere operativi i loro servizi. Questi sussidi sono destinati a coprire i costi operativi e a incentivare le compagnie aeree a mantenere le rotte verso destinazioni meno trafficate. L’obiettivo è sostenere l’economia locale, promuovere il turismo e garantire la connettività delle regioni meno servite.
Ryanair ha beneficiato di sussidi in diversi aeroporti regionali francesi. Questi sussidi dovrebbero aiutare le compagnie aeree a operare in aeroporti che altrimenti potrebbero non essere economicamente sostenibili. Ad esempio:
- Aeroporto di Rodez: Ryanair ha ricevuto almeno 3,2 milioni di euro tra il 2004 e il 2006 per operare tre voli a settimana1.
- Aeroporto di Beauvais: Tra il 2001 e il 2006, i sussidi a passeggero sono stati di circa 9 euro, con un totale di 28,6 milioni di euro1.
- Aeroporto di Bergerac: Ryanair ha incassato 2,3 milioni di euro in sussidi da uno scalo che per evitare la bancarotta deve richiedere esso stesso sovvenzioni all’amministrazione locale1.
Controversie Legali
I tribunali francesi hanno esaminato i casi di aeroporti regionali che chiedono sussidi per rimanere aperti e poi sovvenzionano Ryanair per mantenere i loro voli. Questo ha sollevato questioni sulla concorrenza leale e sull’uso dei fondi pubblici. Secondo Voxeurop, le revisioni contabili hanno rivelato che molti dei sussidi finiscono direttamente negli utili di Ryanair, piuttosto che essere reinvestiti nei servizi aeroportuali1.
Volotea potrebbe subentrare a Ryanair, quindi la minaccia ha un motivo in più per non essere assecondata.
Il primo mercato di Volotea è attualmente la Francia, dove sta già operando con piccole basi anche di un solo aereo, per garantire la connettività regionale e operando voli con sovvenzioni per la “continuità territoriale”.
Ma non solo, Volotea sta anche operando da questi aeroporti, destinazioni non coperte da incentivi, sviluppando traffico verso destinazioni anche poco conosciute e con del potenziale, anche per ottimizzare l’uso della flotta.
I meno esperti e più “criticoni” porranno subito una domanda sulla flotta di Volotea e su quali rischi un espansione di Volotea in Francia potrebbe avere su mercati dove il vettore ha già in passato ridotto la sua capacità per spostare aeromobili nelle basi francesi, dove il margine (crescita e finanziario) era maggiore.
E’ giusto porsi questa domanda, ma è anche giusto dare una risposta, Volotea ha la capacità ed ha in programma di far crescere la flotta di qualche unità e sicuramente potrebbe dare la priorità a queste nuove opportunità con un ulteriore espansione francese, le occasione spagnole e italiane (Air Europe e Linate) sono ormai sfumate, ma nel frattempo Volotea ha continuato ad esplorare modi per aumentare le sue capacità finanziarie.
Ma non c’è solo Volotea, c’è anche Transavia che sta crescendo nella connettività regionale con più aerei in flotta, quindi Ryanair non deve e non può essere assecondata.