
Ryanair riduce la Germania: chiude rotte, riduce base Berlino
La compagnia aerea low cost irlandese Ryanair ha annunciato che taglierà il 12% del suo traffico attraverso gli aeroporti tedeschi, mantenendo la promessa di ridurre la sua presenza nel paese a causa delle tariffe, tra le più alte d’Europa.
Una decisione che si tradurrà in un maggiore spazio per Eurowings a Berlino ed in altri aeroporti tedeschi, una mossa che solo in parte creerà un danno al passeggero tedesco che come è noto, preferisce volare con un vettore di “casa”, per il turismo in-bound se c’è una domanda, verrà in qualche modo soddisfatta da altri vettori.
Si calcola che i tagli comporteranno una perdita di 1,8 milioni di posti nella summer 2025, quando Ryanair chiudere le sue operazioni a Dortmund, Dresda e Lipsia, oltre a ridurre le sue operazioni ad Amburgo del 60% e del 20% a Berlino, dove toglierà 2 aerei basati.
Ryanair ha però dichiarato che questa mossa “sarà devastante per l’occupazione, il turismo e la connettività” e ha invitato il ministro dei Trasporti Volker Wissing e il governo “ad agire immediatamente per ridurre i costi di accesso e riparare il sistema di trasporto aereo della Germania“.
La compagnia aerea ha ripetutamente avvertito che avrebbe trasferito la capacità in altri paesi dell’UE se la Germania non avesse soddisfatto le sue richieste di invertire l’aumento delle tasse sull’aviazione e ridurre le tariffe di controllo del traffico aereo, ma la Germania, ha fatto bene a non accettare un “ricatto“, in questo modo favorirà in primis il Gruppo Lufthansa, ma a Berlino in particolare, anche easyJet.
Ryanair e la questione delle tariffe: una necessità di regolamentazione
Nessuno può negare che esista un problema riguardante le tariffe e le tasse, non solo in Germania, ma in tutta Europa. È evidente che, anche con una visione europea, sia necessario intervenire per un adeguamento. Tuttavia, tutto deve avere il giusto prezzo. Ryanair non può continuare a utilizzare in modo propagandistico l’argomento della tassazione per aumentare il suo margine a scapito delle entrate tributarie dei singoli stati.
Per questo motivo, il settore deve essere normato, al fine di evitare un’eccessiva libertà di azione da parte delle compagnie aeree e degli aeroporti. È fondamentale garantire un libero mercato, ma con delle regole che evitino il “far west”. Solo così si potrà assicurare una concorrenza leale e sostenibile, proteggendo al contempo le entrate fiscali e l’economia dei paesi coinvolti e non per ultimi, i diritti dei passeggeri.
Foto copertina: Linkedin Ryanair