Sardegna

La continuità in Sardegna taglia le ali: superare stagionalità

La continuità oggi, risulta dannosa per la Sardegna, è necessario sviluppare un traffico tutto l’anno e ridurre l’effetto negativo della stagionalità, un “male” che colpisce la Sardegna da sempre.

Io sono da sempre contrario alla continuità territoriale, non penso che sia più utile oggi, per garantire i collegamenti con Roma e Milano e non rendono semplice per i vettori e gli scali aeroportuali, lo sviluppo del traffico in Sardegna, che risulta un mercato “non libero” necessario sfruttare le enormi potenzialità ricettive dell’isola, che potrebbe anche ulteriormente sviluppata.

A queste condizioni (mercato inquinato dalla continuità), i vettori non sono incentivati a sviluppare traffico diverso da quello della continuità, è evidente a tutti però che ad aggravare questa situazione è un “male cronico” della Sardegna, ovvero “soffrire” di stagionalità.

Eppure la Sardegna non è solo mare, è anche storia ed è dotata di strutture alberghiere che potrebbero funzionare tutto l’anno anche per fiere e Congressi, un mercato molto redditizio.

Indispensabile un lavoro di squadra di tutta la Sardegna, dall’albergatore alle società di trasporto, ai ristoratori e con un ruolo guida delle associazioni di categoria e della Regione Sardegna insieme agli enti locali.

Un libero mercato a queste condizioni può potenzialmente funzionare.