Aeroporto di Bologna

Aeroporto di Bologna: i ricavi superano il 2019

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Ricavi a 103 milioni di euro (inclusi i 21,1 milioni di euro di Fondo): +167,6% rispetto al 2021, +9,1% rispetto al 2019.

Prosegue la crescita del traffico passeggeri: oltre 6,4 milioni nei primi nove mesi del 2022, +158,2% rispetto al 2021, ma ancora -9,4% rispetto al 2019, nonostante ciò l’utile è di 32,6 milioni di euro (11,5 milioni al netto del Fondo), rispetto al dato negativo per 7,6 milioni del 2021.

Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2022.

Prosegue anche nel terzo trimestre 2022 la fase di ripresa, soprattutto in termini di traffico passeggeri, che sta interessando l’intero settore – ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna –. Questa congiuntura positiva, spinta anche dal parziale ristoro dei danni da Covid-19 ricevuto con il Fondo di compensazione, sta permettendo alla società di registrare numeri decisamente confortanti. A questa schiarita, fanno tuttavia da contraltare nuove nubi all’orizzonte, generate soprattutto dalla delicata situazione geo-politica e sanitaria che stiamo vivendo e che non ci consentono di parlare ancora di normalità e ripresa costante”.

In attesa di un quadro più chiaro per quanto riguarda l’incidenza dei fattori esogeni, siamo comunque felici di aver registrato questi buoni risultati in termini di traffico passeggeri durante il trimestre in esame e non solo, considerando anche i volumi registrati ad ottobre. E ancora, non possiamo che essere orgogliosi di essere la prima società di gestione aeroportuale in Italia ad aver ottenuto la certificazione sulla parità di genere UNI/PdR 125. Un risultato importante frutto del lavoro quotidiano di ogni singolo componente dell’azienda”.

Dati traffico

Prosegue anche nel terzo trimestre del 2022 il trend di ripresa per quanto riguarda i volumi di traffico che, a partire da giugno, hanno superato anche i livelli pre-pandemici.

Nei primi nove mesi del 2022 lo scalo ha registrato complessivamente 6.498.592 passeggeri, in forte crescita rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+158,2%) condizionati dalla “seconda” ondata di contagi di Covid-19, ma tuttavia ancora inferiore rispetto allo stesso periodo del 2019 (-9,4%). I movimenti sono stati 54.270 (+96,9% sul 2021 ma -7,8% sul 2019).

Il load factor medio risulta in aumento dal 67,7% dei primi nove mesi 2021 al 78,8% dello stesso periodo del 2022. Il riempimento medio degli aeromobili rimane comunque lievemente inferiore rispetto ai primi nove mesi del 2019 (81,9%).

A causa del permanere di parziali limitazioni alla circolazione delle persone tra alcuni Stati (soprattutto nella prima parte dell’anno), si conferma l’evoluzione a due velocità tra traffico domestico e quello internazionale, con i passeggeri su voli nazionali che hanno già raggiunto ampiamente i livelli di traffico pre-pandemia (+16,0% rispetto al 2019) e quelli su voli internazionali ancora in fase di recupero (-16,2% rispetto al 2019).

Relativamente al traffico merci, nel periodo gennaio-settembre 2022 si registra un livello di traffico cargo e posta pari a 40.484 tonnellate, con un incremento dell’11,7% sul 2021 ma anche +11,4% sul 2019. Numeri che fanno dello scalo di Bologna il terzo aeroporto italiano nel settore cargo tra gennaio e settembre 2022 (era quinto nel 2019).

Gestione

L’andamento della gestione risente dell’impatto positivo dell’iscrizione nei ricavi del contributo di 21,1 milioni di euro derivante dal Fondo di compensazione dei danni subiti a causa Covid-19 nel periodo 1° marzo – 30 giugno 2020, di cui alla Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (c.d. Legge di Bilancio 2021).

I ricavi consolidati nei primi nove mesi ammontano a 103 milioni di euro, in aumento del 167,6% rispetto ai 38,5 milioni del corrispondente periodo del 2021 ma anche in aumento del 9,1% rispetto ai primi nove mesi del 2019 (94,5 milioni di euro).

In dettaglio, i ricavi per servizi aeronautici ammontano a 40 milioni di euro e sono in crescita del 110,2% rispetto al 2021 (19 milioni di euro) ed inferiori del 17,5% rispetto al 2019 (48,9 milioni di euro).

I ricavi per servizi non aeronautici, pari a 31,5 milioni di euro, aumentano del 148,4% rispetto al 2021 ma calano del 6% rispetto al 2019. Rilevante la crescita del 209,5% rispetto al 2021 (e -6% rispetto al 2019) della categoria Retail e Advertising che registra 10,9 milioni di euro ed è legato principalmente allo schema contrattuale stabilito a partire dal 2021 secondo il quale i canoni variano in ragione della variazione del traffico rispetto al 2019. I ricavi per servizi di costruzione crescono (+53,5%) rispetto al 2021 per maggiori investimenti realizzati nel settore aviation e calano (-17,8%) rispetto al 2019 a causa, invece, dei minori investimenti nei settori aviation e non aviation. Nella voce “altri ricavi” rientra il Fondo di compensazione di cui sopra, pari a 21,1 milioni di euro. Al netto di tale contributo gli altri ricavi e proventi della gestione sono in linea con il 2019 e in crescita (+32,2%) rispetto al 2021.

I costi operativi del periodo si attestano a 56,3 milioni di euro, crescendo complessivamente del 44,2% sullo stesso periodo del 2021 e si riducono del 3,3% sul 2019. In particolare, i costi dei materiali di consumo e merci mostrano un aumento (+167,4% rispetto al 2021 e +96,1% rispetto al 2019) prevalentemente dovuto al maggior acquisto di carburante per aeromobili e di liquido de-icing.

Risultati finanziari

I primi nove mesi del 2022 presentano un Margine Operativo Lordo (EBITDA) consolidato di 46,7 milioni di euro contro un margine negativo di 0,5 milioni di euro del 2021 e positivo di 36,2 milioni di euro nel 2019. Tale risultato risente del contributo derivante dal Fondo di compensazione. Al netto di quest’ultimo e dei servizi di costruzione, il Margine Operativo Lordo rettificato ammonta a 25,2 milioni di euro (contro un margine negativo di 0,8 milioni di euro del 2021 e positivo di 35,7 milioni di euro del 2019): anche se lo scostamento rispetto all’ultimo anno pre-Covid è tuttora rilevante, il risultato dei nove mesi appena conclusi è indice di una significativa ripresa.

Sempre considerando l’impatto del Fondo di compensazione, il Risultato Operativo (EBIT) consolidato è positivo per 36,7 milioni di euro contro un risultato negativo di 9,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 e positivo per 26 milioni di euro nel 2019.

Per effetto di quanto sopra, il Risultato consolidato ante imposte del periodo è positivo per 37,1 milioni di euro, contro un risultato negativo di 10 milioni al 30 settembre 2021 e positivo per 25,1 milioni di euro al 30 settembre 2019.

Il risultato netto consolidato del periodo, interamente di competenza del Gruppo, si attesta a un utile di 32,6 milioni di euro (al netto del contributo del Fondo di compensazione danni Covid, si ridurrebbe a 11,5 milioni di euro), in sensibile miglioramento rispetto alla perdita di 7,6 milioni di euro del 2021 ma ancora in contrazione rispetto all’utile netto di 17,9 milioni di euro del 2019.

Dati patrimoniale e investimenti

L’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo al 30 settembre 2022, pari a 3,3 milioni di euro, è notevolmente diminuito rispetto ai 43,2 milioni del 31 dicembre 2021 e ai 49,1 milioni al 30 settembre 2021.

Dal lato della liquidità la variazione più rilevante, sia rispetto alla fine dell’esercizio precedente sia rispetto al 30 settembre 2021, è dovuta alla crescita delle disponibilità liquide per effetto dell’incasso del contributo del Fondo di compensazione oltre alla liquidità prodotta dall’aumento del fatturato e dalla riduzione dei giorni medi di incasso dei crediti. Dal lato dei debiti non si rilevano significative differenze nei periodi in esame, in cui sono stati realizzati 11,4 milioni di euro tra investimenti e interventi del Fondo di Rinnovo.

Il Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo pari a 190,7 milioni di euro contro 157,8 milioni al 31 dicembre 2021 e 157,1 milioni al 30 settembre 2021, si incrementa per effetto del risultato economico complessivo del periodo.