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Trump in piena campagna elettorale giura di aiutare i…

  • 4 anni fa
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Il presidente Donald Trump, nella giornata di ieri ha fatto sapere che la sua amministrazione continuerà a fornire aiuti al settore aereo ancora in difficoltà.

Senza fornire ulteriori dettagli, lo fa parlando con i giornalisti prima di imbarcarsi sull’Air Force One a Washington.

“Aiuteremo le compagnie aeree. Devo aiutare le compagnie aeree” ha detto Trump ai giornalisti prima di partire per una visita a Kenosha, nel Wisconsin.

Le dichiarazioni di Trump arrivano dopo l‘avvertimento di diverse compagnie aeree americane del rischio dal 1 ottobre di dover licenziare 58.350 dipendenti; American Airlines 17.500 dipendenti, United Airlines 36.000, Delta quasi 2.000 dei suoi 11.200 piloti e United Airlines solo giovedì scorso ha annunciato che avrebbe dovuto licenziare fino a 2.850 piloti.

Il primo ottobre scade il Coronavirus Aid, Relief and Economic Security Act (CARES) da 3 trilioni di dollari che ha garantito in parte il pagamento degli stipendi del personale delle compagnie aeree statunitensi e un nuovo provvedimento, simile al CARES è ancora fermo al congresso degli Stati Uniti, il rischio è che dal primo di ottobre, vi saranno migliaia di licenziamenti.

Il capo del personale della Casa Bianca Mark Meadows la scorsa settimana ha affermato che Trump sta valutando un azione esecutiva, per evitare massicci licenziamenti alle compagnie aeree se il Congresso non riesce a concordare un nuovo pacchetto di stimoli economici per contrastare le ricadute della pandemia.

Aiutare l’industria del trasporto aereo è una “preoccupazione significativa” per l’amministrazione Trump, data la sua importanza strategica per la sicurezza nazionale e le catene di approvvigionamento, oltre al gran numero di posti di lavoro in gioco, ha affermato un alto funzionario dell’amministrazione, che ha anche detto che c’è stato un significativo sostegno bipartisan al Congresso per approvare misure in aiuto alle compagnie aeree e garantire che sopravvivessero al crollo prolungato della domanda. “Siamo pronti a negoziare“, ha detto il funzionario.

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