Coronavirus Covid-19

L’opinione del CEO di Wizz Air Jozsef Varadi

La grave crisi provocata dalla pandemia di coronavirus, anche per il settore aereo, richiede un intervento dei governi, con prestiti od altre misure per iniettare liquidità vitale alle compagnie aeree.

I governi si stanno muovendo in ordine sparso, diverse le modalità di intervento, anche nello stesso paese per diverse compagnie aeree, provocando in questo modo interventi non equi, con vettori privilegiati e altri meno.

Il CEO di Wizz Air ha criticato fortemente le modalità in cui vari governi stanno fornendo aiuti, Jozsef Varadi ha sottolineato la disuguaglianza nei governi che scelgono di fornire aiuti ai vettori di bandiera rispetto ad altre compagnie aeree, con il rischio di aiutare compagnie aeree inefficienti a discapito di quelle più performanti, ha quindi chiesto una distribuzione più equa dei pacchetti di aiuti per consentire alle compagnie di riprendersi naturalmente.

Il pensiero di Varardi, che condivido, dare aiuti ai vettori che come anche il governo inglese ha tenuto a sottolineare per voce di Grant Shapps, segretario dei trasporti ,“sono ben gestiti e redditizi“.

Un aiuto quindi mirato e non assolutamente scontato.

Jozsef Varadi CEO di Wizz Air “Molte compagnie aeree europee sono state mal gestite in termini di liquidità. Ora stanno tutti chiedendo supporto statale. I governi dovrebbero aumentare solo nelle aree di lavoro e ridurre le spese come i costi di navigazione aerea “.

La liquidità di Wizz Air le permetterà di resistere alla crisi per poco più di un anno.

Jozsef Varadi lancia anche una steccata al governo tedesco, che non dovrebbe aiutare il gruppo Lufthansa in quanto “distruggerebbe completamente il mercato“, solo qualche giorno fa, l’AD di Lufthansa aveva dichiarato di non voler chiedere aiuto al governo, Carsten Spohr, “era” convinto che non fosse necessario, ed aveva avvertito che Lufthansa sarà diversa, più piccola, ora però sembra aver cambiato idea….

Il CEO di Wizz Air ha anche fatto una sua previsione, sui tempi per la ripresa del mercato, potrebbe richiedere fino a 10 anni la ripresa completa.

Anche Wizz Air ha già attivato un piano di riduzione dei costi, stipedndio a zero per i vertici aziendali, taglio dei salari, a differenza di altri vettori però, ricerverà altri 15 aeromobili nel corso dell’anno, la flotta sarà quindi di 136 aerei, che secondo i piani di Wizz Air le consentirà la fase di rilancio post pandemia.

Non manca una previsione ottimistica di Varadi, secondo il quale l’80% dei servizi precedenti della compagnia aerea riprenderanno entro entro la fine dell’anno. 

I giorni scorsi abbiamo visto volare due Airbas A321 di Wizz Air oltre oceano per operare voli di rimpatrio in Canada e Stati Uniti, Wizz Air sarà uno dei vettori che riprenderanno a volare prima degli altri, che verosimilmente aprirà nuove rotte, ci aspettiamo una resilienza che potrà dar filo da torcere ai concorrenti.

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